Il corno d'Africa
Il territorio, la storia, la politica e i servizi del cosiddetto Corno d'Africa (4 pagine formato doc)
Il Corno d’Africa deve il suo nome al fatto di essere l’unica penisola africana, compresa tra la profonda Rift Valley e l’Oceano Indiano, protesa verso l’oriente.
Esso è una delle regioni più elevate del continente, comprendendo sia l’altopiano etiopico che quello somalo (Ras Dascian 4620 m).
Presenta numerosi fiumi a carattere torrentizio, ad eccezione dell’ Abbai (Nilo Azzurro). Le montagne, impedendo la circolazione dei venti, originano una estrema variabilità climatica: dall’altopiano etiopico, uno dei territori più piovosi d’Africa, ai deserti, presenti in quasi tutta la Somalia.
L’occupazione è dovuta soprattutto per l’agricoltura di sussistenza. Nel Gibuti la popolazione si occupa dell’allevamento. In Etiopia, per l’esportazione, si coltiva il caffè, mentre in Somalia le banane.
L’allevamento è diffuso, grazie al quale l’Eritrea esporta cuoio e pellame e pratica la pesca intensiva, lungo le coste. Le industrie, scarsissime, sono soprattutto artigianali e di prodotti locali.
Le numerose popolazioni sono ben distinte e frutto di una lunga serie di mescolanze tra neri africani e arabi. Si parlano molte lingue diverse, tra le quali l’italiano, per via della dominazione iniziata già a metà ‘800.
La religione dominante in Etiopia è il Cristianesimo, mentre in Somalia ed Eritrea è l’Islamismo.