Scheda del libro "Anni d'infanzia un bambino nei lager Jona oberski"

Scheda del libro: autore, recensione, a chi lo consiglieresti, la frase che mi ha colpito di più e perchè, giudizio sull'opera. (4 pagine formato doc)

Appunto di dia91
Untitled ANNI D' INFANZIA UN BAMBINO NEI LAGER AUTORE : Jona Oberski RECENSIONE : Jona e sua madre furono presi dai soldati , mentre il padre era a lavorare in ufficio , caricati su un treno e portati al campo.
La madre rassicura Jona che c' è stato uno sbaglio che loro non sarebbero dovuti partire con gli altri , che aveva lasciato un biglietto a papà e che dopo pochi giorni sarebbero tornati a casa. Il secondo giorno arrivò una lettera di papà il quarto un pacchettino. Una settimana dopo tornarono a casa dove c' era ad aspettarli papà. I genitori si baciarono e poi piansero. Per il suo compleanno Jona ricevette molti regali ma il suo preferito era il burattino di legno piatto dal corpo marrone rosso e giallo con la faccia sorridente , se si tirava una cordicella il burattino si muoveva ballando.
Papà gli faceva fare cavalluccio. Un giorno quando Jona va con la mamma al negozio sotto casa. Piove e lì vicino c' è della sabbia così la madre gli da secchiello e paletta lasciandolo a giocare da solo mentre lei va in casa. Mise in piedi i mattoni e fece delle formine. A un certo punto arriva un bambino che calpesta le formine gli strappa il cappuccio dalla testa e gli butta la sabbia addosso. Si alza sconcertato e corre impaurito a casa. Più tardi tornò a casa il papà e gli raccontarono tutto lui chiese se era stato il figlio del negoziante Jona rispose di sì. Il padre andò a parlare con il negoziante tornò dopo un po'. Disse che il negoziante aveva detto che non era stato di certo suo figlio , che lui aveva continuato a venderli tutto come sempre e che questo gli aveva procurato non pochi problemi , che la mamma lo aveva lasciato giù da solo. Il papà disse che la mamma non avrebbe dovuto più farlo. Il giorno dopo a mezzogiorno la mamma piangeva perché il negoziante non voleva più venderle nulla diceva che era proibito. Però la mamma poteva sempre andare nel negozio di un conoscente che di certo li avrebbe aiutati. Quando arrivò l' uomo dei vetri la mamma svegliò Jona dal suo sonnellino pomeridiano. Jona guardava l' uomo che puliva vetri , aiutava la mamma a bagnare i vestiti che poi stirava e bevevo il suo latte caldo. Un giorno presero il traghetto tutti e tre insieme e il capitano permesse a Jona di condurre il traghetto , così Jona gli regala un sigaro. Un giorno il padre di Jona lo porta con sé in ufficio. La mamma prima di uscire gli cuce la stella gialla (quella di David) sul cappotto. Dovettero camminare molto il padre suonò il campanello più volte intensamente come non aveva mai fatto. Il signor Daniel gli accolse , nel locale c' erano dei tavoli con tante macchine da scrivere. Il signor Daniel gli permise di scrivere con una di queste. Papa tornò ringraziò il sg. Daniel e tornarono a casa con il foglio scritto a macchina. Una notte arrivò un soldato col fucile urlava diceva di sbrigarsi , la mamma disse a Jona di vestirsi prepararono velocemente la valigia e presero il burattino. Uscirono di casa seguendo il soldato che gli incitava di sbr