Tesina sulla fotografia, maturità
Tesina di maturità sulla fotografia e fotogiornalismo: conoscere la realtà attraverso un obiettivo (18 pagine formato doc)
TESINA SULLA FOTOGRAFIA MATURITA'
Il fotogiornalismo, conoscere la realtà attraverso un obiettivo.
Indice:
Presentazione
La fotografia: L’ origine della macchina fotografica, Il rapporto con l'arte della pittura, La corporazione MAGNUM
Biographies of the founders of magnum: Henri Cartier-Bresson, Robert Capa, David Seymour, Weegee, Gordon Parks
La segregazione razziale negli USA: La problematica, La posizione degli Stati Uniti negli anni ‘60, La resistenza passiva, Il Civil Rights Act del 1964, I Black Muslims e Malcom X, Verso gli anni ’70
Das fotojournalismus ist heutetags noch ein risiko, der fall vo Anja Niedringhaus
Bibliografia, sitografia.
Tesina sulla fotografia
INTRODUZIONE TESINA SULLA FOTOGRAFIA
Presentazione - Perché la fotografia? Ebbene questa attività mi ha sempre affascinata e io stessa la pratico con molta passione, ho sempre cercato qualcosa che mi desse la possibilità di esprimermi senza necessariamente utilizzare le parole, un qualcosa di più concreto e diretto.
Le parole non possono competere con l’impressione che può trasmettere un’immagine, le emozioni e i sentimenti che scaturiscono alla vista di una certa scena. Una fotografia è un momento catturato per sempre, congelato nel tempo: un ricordo indelebile che altrimenti rimarrebbe nell’indefinito o cadrebbe nell’oblio.
Tesina sulla fotografia per la terza media
TESINA SULLA FOTOGRAFIA, LICEO LINGUISTICO
1. La fotografia. Le origini della macchina fotografica. L’”antenata” della moderna fotocamera è la camera oscura, un dispositivo ottico composto da una scatola oscurata, da un foro sul fronte e un piano di proiezione dell'immagine sul retro.
La camera oscura ha un’origine remota: già il filosofo Aristotele scrive a riguardo del fenomeno della proiezione per mezzo di un foro. Ne parla nei Problemata affermando che “i raggi del sole che passano per un’apertura quadrata formano un’ immagine circolare, la cui grandezza aumenta con l’aumentare della distanza dal foro”.
A partire dal XVI secolo i vedutisti sfruttano la camera oscura per la sua utilità pratica: essa proietta al proprio interno l’immagine capovolta del soggetto verso il quale è puntata; la proiezione su vetro smerigliato viene poi ricalcata su un foglio, con il risultato di un disegno notevolmente fedele alla realtà, il quale necessita solo dell’aggiunta cromatica, secondo la preferenza e lo stile del pittore.
Tesina di maturità sulla fotografia
TESINA SULLA FOTOGRAFIA, LICEO ARTISTICO
Vi sono varie versioni della camera oscura: alcune sono piccole e portatili e per molto tempo la loro funzione rimane di aiuto per disegnatori, non essendo ancora stata ipotizzata l’idea di poter “catturare” l’immagine. Il tedesco Johann H. Schultze, professore di anatomia, nel 1727 scopre che i Sali d’argento scuriscono per effetto della luce. In seguito molti altri verificano tale proprietà e cercano di sfruttarla. La prima ripresa fotografica è realizzata nel 1827 dal francese Joseph Nicéphore Niepce, il quale adotta un particolare composto chimico a base di bitume di Giudea, che, esposto alla luce, diventa insolubile e chiaro. Per mezzo di una camera oscura egli decide di esporre la lastra di peltro su cui è spalmato il composto alla luce. L’immagine proiettata dall’obiettivo è la veduta dei tetti visibili dalla finestra del laboratorio di Grasse. Dopo 8 ore di esposizione della lastra, le parti di bitume rimaste vengono rimosse, lasciando così le parti chiare ricoperte di bitume indurito. Niepce ottiene un’immagine positiva (i colori non sono invertiti come nel caso della dagherrotipia o come nei rullini delle macchine fotografiche analogiche) e stabile (non scompare col passare del tempo o se esposta alla luce).