I sette vizi capitali: tesina per liceo scientifico

Tesina per la maturità scientifica sui sette vizi capitali, con fonti e bibliografie molto accurate (18 pagine formato pdf)

Appunto di chiarabressan91

I SETTE VIZI CAPITALI: TESINA

Tesina maturità I sette vizi capitali
Indice:
Premessa;
Superbia: inglese, the Aesthetic Movement and its best author, Oscar Wilde;
Invidia: storia, le cause della Prima Guerra Mondiale;
Ira: geografia astronomica, i terremoti;
Accidia: latino, Seneca, “de Otio”;
Avarizia: italiano, Verga, “Mastro-don Gesualdo”;
Gola: filosofia, Feuerbach, “Il mistero del sacrificio o l’uomo è ciò che mangia”;
Lussuria: arte, Klimt.

I 7 vizi capitali: tesina maturità

TESINA 7 PECCATI CAPITALI LICEO SCIENTIFICO

Premessa.

I vizi sono abitudini dannose alle quali l'uomo si abbandona in quanto fallace, e quindi imperfetto.
Il primo a delineare i sette vizi capitali fu Tommaso d'Aquino il quale li definì tali perché essi ne originano altri e quindi, chi si macchia di queste colpe, difficilmente riesce poi a fermarsi e fare ammenda. Lungo il corso dei secoli in molti si sono prodigati a condannare o, più raramente, a scusare vizi e viziosi riempiendo pagine e pagine di narrativa.
Il mio intento non è quello di aggiungerne altre, ma di vedere come questi si incarnino perfettamente nella vita di tutti i giorni, sia passata che presente, e arrivino addirittura, non me ne vogliate, nei programmi scolastici.

Vizi di ieri e vizi di oggi: tesina maturità

TESINA SETTE VIZI CAPITALI LICEO SCIENTIFICO

In questa mia tesina ho ricercato per ognuno dei sette vizi, superbia, invidia, ira, accidia, avarizia, gola e lussuria, un simbolo che li rappresentasse in altrettante differenti materie scolastiche, coinvolgendo la letteratura inglese, la storia europea moderna, le scienze della Terra, la letteratura
latina, quella italiana, la filosofia moderna e l'arte. Con ciò non voglio assolutamente condannare o rimproverare qualcosa a ciò che esse hanno da
insegnarci, ma solo guardarle sotto una luce più umana, e quindi togliere loro un po' di quell'autorità innegabile che possiedono ma che tante volte spaventa gli studenti che si accingono a studiarle.