Tesina di maturità sulla fotografia

Tesina maturità sulla fotografia che collega i seguenti argomenti: l'invenzione della fotografia, gli strumenti ottici, le lenti, l'omotetia, l'occhio, il realismo, Verga, il positivismo, Petronio e il nuovo realismo di James Joyce (19 pagine formato doc)

Appunto di valillo94

TESINA DI MATURITA' SULLA FOTOGRAFIA

La fotografia.

Tesina Esame di stato. Storia dell’arte: la nascita e lo sviluppo della fotografia
Fisica: le lenti
Matematica: l’omotetia
Scienze: gli strumenti astronomici
Biologia: l’occhio
Chimica: polimeri di condensazione
Filosofia: positivismo e compte
Italiano: realismo e Giovanni Verga
Latino: Petronio - Satyricon
Storia: questione meridionale
Inglese: James Joyce
Storia dell'arte: invenzione della fotografia.

Tesina sulla fotografia


TESINA SULLA FOTOGRAFIA, LICEO LINGUISTICO: LA NASCITA E LO SVILUPPO DELLA FOTOGRAFIA

Storia dell'arte: la nascita e lo sviluppo della fotografia. L’invenzione della fotografia costituisce la realizzazione di un sogno antico che era stato invano perseguitato dagli artisti.

Le prime ricerche su questa nuova tecnica incominciano già sul finire del XVIII secolo con le prime camere ottiche che consistevano in delle cassettine di legno di dimensioni non superiori a quelle di una scatola di scarpe (in alcune delle prime invece era possibile entrare dentro). Erano dotate frontalmente di un sistema mobile di lenti (obiettivo) che, una volta puntato sul soggetto, lo rifletteva su uno specchio interno inclinato di 45 gradi che a sua volta proiettava il soggetto capovolto su un vetro. Era possibile cosi ricalcare per trasparenza l’immagine ricavandone una rappresentazione di grandissima precisione.

Tesina di maturità sulla fotografia


TESINA SULLA FOTOGRAFIA, LICEO ARTISTICO

Il principale limita stava nel fatto che era comunque necessario l’intervento umano. Nei primi decenni dell’Ottocento, lo sviluppo di nuovi studi sulla sensibilità della luce permise di ottenere che la luce si imprimesse su una lastra sensibile lasciando permanentemente l’impronta dell’immagine proiettata.
La prima ripresa fotografica viene realizzata nel 1827 da Niepce,  che mise a punto anche il relativo apparecchio. Si trattava di una camera ottica che al posto del vetro smerigliato aveva una lastra di peltro sensibile alla luce. La fotografia, la cui esposizione richiese ben otto ore, è nota come “Veduta dalla finestra a Le Gras”. La qualità era comunque ancora molto bassa, cosi come la messa a fuoco e la nitidezza.
A Daguerre invece si deve il brevetto di quella forma di rappresentazione fotografica che fu detta Dagherrotipia. Consiste nell’impressionare con la luce di una camera ottica una lastra di rame argentata trattata con iodio. In presenza di luce sulla lastra rimaneva impressa la scena al negativo. Il limite qui stava nel fatto che ogni foto costituiva un vero e proprio originale senza possibilità di realizzare da essa delle copie perché il negativo veniva distrutto dai Sali di mercurio impiegati.

Tesina sulla fotografia per la terza media


TESINA MATURITA' FOTOGRAFIA, RAGIONERIA

Nel 1877 Muybridge esegue la prima serie di fotografie di soggetti in movimento ponendo le basi per i successivi sviluppi della cinematografia. Nella serie “Cavallo che salta un ostacolo eseguì centinaia di foto e ne selezionò una sequenza di 20 immagini dove viene ricostruita la dinamica del salto.
La clamorosa invenzione e il suo rapido sviluppo mettono comprensibilmente in crisi l’intero panorama artistico del XIX secolo. Molti ritrattisti vengono subito messi fuori gioco dallo strumento che produce risultati impeccabili. Gli artisti più attenti però riescono a servirsi dell’invenzione non in antagonismo ma in aiuto. Molti artisti si scagliarono contro la nuova invenzione mentre numerosi pittori iniziarono a servirsi di fotografia per sostituire gli schizzi nelle fasi preparatorie. Fotografi come  Nadar si specializzano soprattutto nella ritrattistica arrivando a sviluppare abilità di indagine psicologica del tutto analoghe a quelle di un pittore.  Nella fotografia dell’attrice Sarah Bernhardt, la neutralità dello sfondo, la sapiente sfumatura di chiaroscuri, armoniosità non casuale e la posa dolce danno una personaggio un’espressività intensa e malinconica.