Angoscia e nevrosi dell'uomo moderno: tesina

Tesina di maturità sull'angoscia e nevrosi dell'uomo moderno, dal novecento a oggi (12 pagine formato doc)

Appunto di noefox1902

ANGOSCIA E NEVROSI DELL'UOMO MODERNO: TESINA

Angoscia e nevrosi: la letteratura novecentesca nella sua attualità
Premessa.

Durante il mio percorso di apprendimento ho avuto modo di riflettere sui modelli politici, economici, sociali e culturali che hanno caratterizzato le diverse epoche storiche oggetto di studio, ritrovando spesso in essi elementi in comune con quelli del nostro tempo.
Fra i tanti temi affrontati, uno in particolare mi ha costretto a riflettere: la crisi di identità dell’uomo al passaggio epocale fra l’Ottocento e il Novecento.
Sottoponendo ad analisi i tratti distintivi di quest’epoca, caratterizzata dal crollo delle certezze antiche e recenti, dallo choc della modernità e dalla presa di coscienza di una realtà trasformata, ho potuto cogliere importanti elementi di collegamento con quelli che connotano la società di oggi, la quale risulta fortemente influenzata dai capovolgimenti attuati in quel periodo.

 

Angoscia esistenziale: tesina

 

ANGOSCIA NEVROTICA

Sul piano letterario, due delle voci più persuasive e inquietanti della crisi di civiltà che ebbe luogo in quegli anni sono Italo Svevo e Luigi Pirandello, per lo sconcertante quadro di incertezze e di contraddizioni che propongono, per l’analisi impietosa e per l’implacabile denuncia della crisi dell’uomo, nel contesto della più vasta crisi della società contemporanea. Il rifiuto della vecchia dimensione umana ed esistenziale e la coscienza della rivolta contro le convenzioni sociali sono infatti alla base della movimentata storia spirituale delle loro opere.
I personaggi che esprimono a pieno il disagio dell'uomo dell’ultimo Ottocento e del primo Novecento sono Zeno Cosini e Serafino Gubbio: il primo inetto, diviso nel profondo e incapace di agire con fermezza; il secondo figura simbolica dell’uomo “macchina” oppresso dalla forma e da un lavoro che lo offende come individuo.

Due personaggi intimamente sofferenti, nevrotici, alienati. Insomma, malati.

 

Ricerca dell'identità: tesina di maturità

 

L'ANGOSCIA SECONDO FREUD

Questa insoddisfazione, questo senso di incapacità di fronte alla vita che dal Novecento è giunto fino a noi, e ancor oggi ci caratterizza, può e deve essere affrontato, a mio giudizio, in modo costruttivo.
Estremamente utile mi è stata in tal senso la lettura del libro di Hermann Hesse dal titolo “La nevrosi si può vincere”. Le pagine di quest’opera offrono, infatti, spunti importanti per riflettere sul problema e per cercare di trovare una soluzione al “malessere” del nostro tempo.
 INDICE:
 Premessa
-    1.1. Il quadro storico dell'epoca: cosa è cambiato per l’uomo e per la cultura;
-    1.2. Gli effetti della crisi nella letteratura italiana;
-    1.3. I ritratti di Zeno Cosini e di Serafino Gubbio;
-    2.1 Breve analisi del nostro tempo;
-    2.2. Il pensiero di Hermann Hesse sulla nevrosi;
Conclusioni
1.1     I fatti in breve - Cosa è cambiato per l'uomo e per la cultura
Il passaggio al XX secolo è considerato come uno dei più importanti per la storia mondiale.
Durante questi anni si assiste allo sgretolamento di valori secolari, quali l'unicità dell'individuo, l'oggettività del tempo, l'infallibilità della scienza.
La dottrina positivista ottocentesca, che si era fondata su certezze materialistiche e su una visione puramente fisica dell'animale-uomo, crolla sotto il peso di nuove scoperte concernenti l'ambito dell'interiorità umana.

 

Il disagio giovanile: tema svolto

 

NEVROSI D'ANGOSCIA FREUD

Le nuove scoperte di Sigmund Freud sulla psiche umana, che già erano state preparate dalla grande intuizione di poeti quali Baudelaire e Rimbaud, segnano l'apertura verso un mondo sconosciuto, che non è più uno spazio esterno conquistabile materialmente, ma una profondità interna all’uomo stesso.