Emarginazione sociale: tesina maturità

Tesina di maturità sull'emarginazione che collega le seguenti materie: Italiano, Psicologia, Cultura medico sanitaria, diritto ed economia (3 pagine formato rtf)

Appunto di hoana91

EMARGINAZIONE SOCIALE: TESINA MATURITA'

Emarginazione in origine è un termine burocratico, con il significato di annotare sui margini.
Oggi l'emarginazione è un concetto molto più esteso, ed è un problema presente nella nostra società.

Situazioni di esclusione nei confronti di una o più persona relegate ai margini della vita sociale.
L'emarginazione può essere vista da due prospettive diverse ovvero c’è chi sceglie di vivere in solitudine,c’è chi invece è allontanato o tenuto a distanza dal gruppo dei pari.
Molte persone in seguito ad eventi drammatici e radicali della propria vita o semplicemente per stile di vita,scelgono volontariamente di vivere in solitudine. Un esempio possiamo trovarlo parlando di Giovanni Pascoli, poeta di fine '800.
La sua vita e la sua produzione poetica vennero influenzate dall'uccisione del padre e da una serie di lutti familiari che segnarono la sua sensibilità di uomo e di artista.

Emarginazione: tema

TESINA EMARGINAZIONE LICEO LINGUISTICO

Ciò provocò in Pascoli la chiusura gelosa nel nido familiare, impedendo ogni rapporto con la realtà esterna, ogni vita di relazione, che viene sentita come un tradimento a questo. La famiglia che il poeta volle ricostruire con le due sorelle Ida e Mariù rappresenta per lui il nido, la protezione dai pericoli esterni, i ricordi dei morti cari, che ripropone continuamente un passato di dolori alllontanandolo dalle relazioni con gli altri e da ogni relazione sentimentale, sentiti da lui come un tradimento verso le sorelle, che rivestono ai suoi occhi una funzione materna, mentre egli, a sua volta, rappresenta per le due donne il padre protettivo. Questa situazione affettiva è determinante per spiegare il carattere turbato e tormentato della poesia di Pascoli, carattere che si nasconde dietro l'apparenza di una poesia innocente, adatta ai bambini e che descrive le piccole cose o le realtà più semplici ed umili mentre la sua vita esteriormente serena fu in realtà segnata da angosce e paure che lo portarono quindi a chiudersi nel suo isolamento, condizione da lui scelta, per proteggersi dal mondo esterno.

La microcriminalità giovanile: tema argomentativo

EMARGINAZIONE NELLA STORIA

Molto più spesso però la condizione di emarginato non è scelta, ma imposta dagli altri che additano, giudicano e allontanano chi è diverso, chi fa paura, costringendolo a rimanere in disparte a guardare da lontano la vita dei propri coetanei. Nel percorso di studi svolto abbiamo incontrato tre grandi categorie di emarginati: Malato mentale, disabile e anziano.
I malati mentali nel corso della storia non sono sempre stati considerati come esseri umani, anzi, in alcuni periodi erano ritenuti subumani, quasi delle bestie, in alcuni casi sono stati soppressi. Se non disturbavano venivano lasciati liberi di sopravvivere alla meglio nell'ambito della comunità anche se erano, in ogni caso, dileggiati, beffeggiati ed oggetto di scherno. Quando dimostravano segnali di ribellione e di irrequietezza e quindi creavano problemi venivano rinchiusi nelle carceri insieme ai criminali. In epoca medioevale erano ritenuti invasati e posseduti dal demonio e sottoposti, quindi, ad azioni di purificazione e affidati agli esorcisti; i trattamenti erano particolarmente aggressivi e violenti ed i risultati erano devastanti. Si arrivò durante l'inquisizione a ricorrere a processi di eliminazione diretta mandandoli direttamente sul rogo.

L'emarginazione: tema svolto

TESINA EMARGINAZIONE LICEO SCIENTIFICO

Il principio fondamentale che determinava tali atteggiamenti era la volontà di togliere di mezzo chi non era in grado di svolgere un ruolo utile all'interno della comunità. Nel 16° sec venne applicata la soluzione di separare il mondo della ragione da quello della non ragione rinchiudendo i folli in ospedali, case di lavoro o di correzione, prigioni vere e proprie. Nel 1547 a Londra Enrico 8° fece costruire una specie di ospedale, il ST mary of Bethlehem, che era un più che spartano luogo di custodia, anzi un posto dove si poteva andare come allo zoo per vedere i matti e divertirsi con le loro bizzarrie e schernirli per il proprio divertimento. La sorte dell'internamento era condivisa anche dai mendicati, vagabondi e da una popolazione multiforme e variopinta composta da persone che, secondo la morale dell'epoca, si comportavano in maniera stravagante e diversa. La follia veniva accomunata alla sragionevolezza morale, ai delitti contro la famiglia, il sesso e la religione. Nel 18° sec. si fa strada una nuova sensibilità nei confronti delle persone in difficoltà. Uno dei primi a sostenere la necessità di sottoporre questo tipo di malati alle cure adeguate du Philippe Pinel, che parlò per primo di malattia mentale e fondò la psichiatria.