Gli anni del boom economico italiano: tesina
Gli anni del boom economico italiano: tesina sulla situazione economica nel secondo dopoguerra e le iniziative promosse per la ricostruzione europea (19 pagine formato doc)
GLI ANNI DEL BOOM ECONOMICO ITALIANO: TESINA
Gli anni del boom economico italiano dopo la Seconda guerra mondiale.
Introduzione. La seconda guerra mondiale stremò l’Europa e lasciò in rovina la maggior parte dei paesi. I mezzi di produzione, se non erano stati distrutti, erano talmente danneggiati che le industrie ancora in piedi funzionavano a mala pena. Le vie di comunicazione erano state cancellate dai bombardamenti aerei e ciò rendeva difficile il trasporto delle merci. L’attività commerciale era quasi nulla, come del resto gli scambi finanziari. Tutti i paesi erano soggetti ad un grave squilibrio monetario e l’inflazione minacciava ancor di più una popolazione che non aveva né abitazioni né servizi elettrici né erogazione d’acqua potabile. Inoltre nessuno stato sembrava in grado di ricostruire da sé la propria economia nazionale.Boom economico italiano: tesina di maturità
BOOM ECONOMICO ANNI '60 ITALIA
Stati Uniti e Piano Marshall. Gli Stati Uniti, invece, non soltanto vinsero la guerra, ma erano anche diventati la nuova grande potenza economica mondiale. Nei mesi successivi alla fine della guerra, i movimenti comunisti dei paesi occidentali avevano acquisito una grande rilevanza, soprattutto in Francia e Italia. Il loro prestigio derivava dal ruolo avuto nella lotta contro il fascismo e il nazismo, mentre l'ancoraggio all'URSS accentuava la loro presa sulle masse popolari. Tutta l'Europa dell'Est era rimasta nella zona di influenza sovietica e il pericolo di un'estensione del comunismo su tutto il continente era ritenuta da parte statunitense più che una semplice possibilità. Per gli Stati Uniti era chiaro che, per il futuro del capitalismo, era necessario un aiuto deciso e massiccio, affinché le indebolite economie europee non provocassero rivolte e rivolgimenti dei sistemi politici.
Boom economico italiano: tesina
BOOM ECONOMICO ITALIANO STORIA
Il 5 giugno 1947, il segretario di Stato americano, George Marshall, pronunciò un discorso a Harvard in cui espose il suo progetto per la ricostruzione delle infrastrutture economiche, finanziarie e commerciali del vecchio continente. L'URSS, dapprima incerta, rifiutò il “Piano Marshall”. La Spagna ne fu esclusa, per aver mantenuto una posizione vicina ai nazisti e per il suo regime dittatoriale.
Diverso fu l’atteggiamento dei paesi dell'Europa Occidentale. Il 12 aprile si riunì a Parigi la Conferenza dei sedici (dal numero dei partecipanti). Tre giorni dopo fu costituita l’Organizzazione Europea per la Cooperazione Economica (OECE), che si incaricò di redigere un rapporto sul volume degli aiuti, valutati intorno ai 22 miliardi di dollari. Il Piano Marshall si concretizzò nell'European Recovery Program (ERP), approvato dal Congresso degli Stati Uniti nell’aprile del 1948. Per coordinare e organizzare l'ERP furono create due commissioni: l'Economic Cooperation Administration, con sede a Washington, e l'OECE, con sede a Parigi.