Arte e malattia mentale: tesina maturità

Tesina maturità sulle innumerevoli sfaccettature del complesso rapporto tra la creazione artistica e l'equilibrio mentale. Collegamenti in italiano, tedesco e storia dell'arte (12 pagine formato doc)

Appunto di virgitheprincess

ARTE E MALATTIA MENTALE: TESINA MATURITA'

Liceo scientifico.

Lavoro di approfondimento. Arte e malattia - “La malattia ti dà la libertà. Essa ti rende... ecco, ora mi sovviene la parola che non ho mai usata! Ti rende geniale” (Th. Mann, La Montagna Incantata)

L'evoluzione della malattia mentale: tesina maturità

TESINA SULLA MALATTIA COLLEGAMENTI

Indice:
1.    Introduzione: alcuni aspetti del rapporto fra arte e malattia
2.    Storia dell’arte
2.a. Vincent van Gogh
2.b.

Pierre-Auguste Renoir
2.c. Edgar Degas
3.    Malattia e Letteratura: alcuni esempi nelle letterature tedesca e italiana
3.a. La malattia nella letteratura tedesca
•    Thomas Mann: Die Kunst ist eine Krankheit
•    Franz Kafka: Schuld und Krankheit
3.b. La malattia nella letteratura italiana
•    Manzoni, Pirandello, Svevo. 

TESINA MATURITA' SULLE MALATTIE MENTALI

La storia insegna che molti dei personaggi più geniali e creativi hanno avuto l'esistenza segnata negativamente dalla loro stessa genialità: molti pittori sono infatti morti suicidi in seguito a stili ed abitudini di vita scorrette e a varie delusioni dalla vita che li hanno portati ad uno stato patologico sia fisico che psicologico. Questo dato fa sorgere spontanea una questione, ovvero se esista un legame di interdipendenza tra malattia e creatività artistica, cioè una correlazione fra arte e malattia che ci permetta di poter affermare che la sofferenza psico-fisica, conseguente ad una malattia, sia il punto di partenza per la libera espressione artistica di un individuo, che altrimenti resterebbe inespressa. Il legame arte-malattia presenta molteplici aspetti e sfaccettature. 

LA MALATTIA NELL'ARTE

L'arte può essere deformazione del mondo esterno, dovuta all'effetto di gravi malattie mentali che spesso alterano le capacità percettive ed emotive dell'artista e che possono influire sulla sua espressione di pittorica e testimoniano come la storia di vita del pittore entri a far parte integrante della sua opera; l’arte può diventare testimone di come malattie invalidanti influenzino non solo la visione del mondo, ma anche il contenuto esecutivo e tecnico dell'opera d'arte e sul suo risultato formale: infatti alcune patologie possono influenzare in modo determinante sia la possibilità di estrinsecazione del potenziale creativo di un individuo, sia le modalità espressive secondo le quali egli lo materializza (Van Gogh).
L'arte però è anche passione incontrollabile, che non è frenata neanche da una malattia invalidante, e che assume la funzione di riscatto da una vita da menomato: l'artista ama a tal punto la sua attività che niente lo ferma, ed in un certo modo questo amore per l'arte lo rende talmente schiavo di essa da diventarne malato (Renoir, Degas). 

ARTE E PAZZIA

L'arte può essere una cura contro un disagio esistenziale, un malessere soprattutto psicologico: l'individuo che si sente estraneo alla società, per esempio, trova nello scrivere una poesia o nel dipingere un quadro la sua medicina interiore, una sorta di sollievo momentaneo al male di vivere in un mondo che gli è non solo indifferente ma anche nemico (Franz Kafka, Die Verwandlung).
Ma l'arte può essere anche malattia stessa, come morte e decadenza, come espressione di un individuo ormai degenerato che sta per intraprendere una strada senza ritorno; o ancora come esplicitazione di un Zweispal interiore fra una vita libera e sregolata ed una vita più sana e meno pericolosa, data dalla sicurezza della vita borghese e della tranquilla banalità (Thomas Mann, Der Tod in Venedig e Tonio Kröger).
L'arte può però diventare anche osservazione scientifica di malattie psichiche: ecco perciò come nella stesura di un apparente romanzo si riscontra una vera e propria analisi all'interno della psicologia umana, che viene esplorata a fondo, come per esempio fa Italo Svevo nel suo romanzo La Coscienza di Zeno.