Tesina sul pessimismo: significato

Tesina di letteratura italiana sul pessimismo e il suo significato, e il pessimismo leopardiano (3 pagine formato doc)

Appunto di minico87

TESINA SUL PESSIMISMO: SIGNIFICATO

Pessimismo.

Introduzione - Questa tesi tratta il tema del pessimismo, un tema che mi ha coinvolto durante il nostro percorso di studio.
Il pessimismo, è un sentimento che non coinvolge unicamente alcuni pensatori, ma qualsiasi branchia degli studi umani, in quanto influenzati da essi stessi. Leopardi- Montale.
Per quanto riguarda la letteratura, molti furono i pensatori che possedevano una visione pessimistica della vita. Tra questi, però, quello che a mio parere possedeva una visione pessimistica più estrema è Leopardi che per alcuni aspetti sembra rassegnato a questo modo di vivere.
Leopardi visse come pochi altri il disagio, letterario e personale, del suo tempo.egli non si presto mai al perbenismo imperante in Italia. Era un malpensante. Visse la gran parte della sua via nel suo studio, in cui si astraeva dalla realtà, consumando la sua vita senza gioe e minava la sua salute. È anche vero però che solo lì riusciva a trovare l’evasione tanto agonata dalla vita uggiosa che conduceva e poteva alimentare i suoi sogni di gloria.

Pessimismo: tesina di maturità

AUTORI PESSIMISTI ITALIANI

on trovò gioie neanche nei momenti di “piacere” per lui solo pensabili,giudicabili,mammai raggiungibili.
Questa crisi interiore era spesso dovuta al rifiuto della vita e della società in cui vivere.
Per poter capire meglio il pessimismo estremo di Leopardi, lo si paragona a quello di Montale, anche li appartenente ad una visone pessimistica pur appartenendo a periodi e situazioni diverse.
Montale a differenza di Leopardi, è forse l’interprete più originale della condizione di crisi , del senso di solitudine, della mancanza di solide certezze.
L’argomento centrale del pensiero leopardiano è il pessimismo dovuto all’infelicità dell’uomo.
Tale infelicità è dato dal fatto che l’uomo, va alla ricerca del piacere, ma non di quello che possa soddisfare un singolo bispogno, ma il piacere assoluto e irraggiungibile nella vita terrena.
Con il passare del tempo, Leopardi, si rende sempre più conto che questa crisi non è data dell’uomo, ma dalla Natura Matrigna, l’unica artefice dell’infelicità dell’uomo.

PESSIMISMO LEOPARDIANO

Per quanto riguarda Montale, invece, bisogna dire che vivere è come andare lungo la cima di un muro ricoperto da cocci di vetro che, impedisce di vedere al di la di esso, ossia lo scopo e il significato dell’esistenza.
Il motivo di fondo della sua poesia, è la visione pessimistica e desolata della vita, dove tutto appare senza senso e misterioso.
Mettendo in relazione Montale con Leopardi si possono notare analogie e differernze.
In comune, possiamo veder che entrrmvìbi vivono una vita appartata, distaccata da tutti e da tutto.
Tra le differenze, invece, si può notare che pur essendo entrambi sofferenti, Montale può essere giustificato dal fatto che trascorre alcuni anni in guerra, mentre Leopardi non può essere giustificato da alcun motivo storico.
Tra i due poeti, Leopardi , pur sembrando il più pessimist, cerca di affrontare le sue delusioni con l’utilizzo dell’illusione, cercando anche nel ricordo l’unica soluzione e rimedio al male di vivere.
Tutto ciò, si può notare anche nella sua vita, in particolar modo, quando idealizza talmente tanto la città di Roma, vista come meta di salvezza, ma non appena la raggiunge ne rimane deluso.
Diversamente, Montale, affronta la sua vita, infatti, rimane legato alla realtà nonostante l’uso della << Divina Indifferenza>>, in quqanto spesso è preso dalla nostlagia del suo mondo, della sua realtà.
A differenza di Leopardi, Montale non assume sempre un atteggiamento pessimistico anzi a volte affianca ad esso la speranza, quasi vana, di raggiungere la serenità da lui ricercata.
Un’ulteriore differenza tra i due poeti, è data dal fatto che se Leopardi si rifugia nella <>, Montale invece non trova consolazione in nessuna fede religiosa o politica.