Gli ebrei: storia

Tesina sulla storia degli Ebrei: dove vivevano, come erano organizzati e perchè erano perseguitati (7 pagine formato doc)

Appunto di chiara89gd

GLI EBREI: STORIA

Gli Ebrei.

Notizie storiche. Gli Ebrei, popolo di stirpe semitica, abitavano la Terra di Canaan, (o Palestina).
La Bibbia, che è il libro sacro degli Ebrei, ricollega la storia di questo popolo con le origini del mondo, con la creazione del primo uomo e della prima donna, col diluvio universale, ecc…
Il patriarca Abramo (2100 a.C) – La Bibbia narra che il patriarca Abramo, il quale viveva con i suoi figli a Ur, nella Caldea meridionale, ricevette un giorno da Dio l’ordine di partire per la lontana terra di Canaan, cioè verso la Palestina.
Abramo, dopo aver affrontato potenti monarchi, occupò la regione ad occidente del Giordano, per cui il suo popolo ebbe da allora il nome di Ebrei, che significa .

Storia e persecuzione degli ebrei: riassunto

DOVE VIVEVANO GLI EBREI

Egli ebbe dalla schiava Agar un figlio, di nome Ismaele, che fu il progenitore delle tribù arabe, e un secondo figlio, Isacco, che fu il secondo patriarca del popolo ebreo.

Isacco, a sua volta, ebbe dalla moglie Rebecca due figli, Esaù e Giacobbe, che fu il terzo patriarca del popolo ebreo.
Giacobbe ebbe dalla sua sposa Rachele dodici figli, che sono considerati capostipiti delle tribù ebraiche. In conseguenza di una carestia, intorno al secolo XVI, gli Ebrei dovettero trasferirsi in Egitto.
L’esodo dall’Egitto.(1300 – 1250 circa)Gli Ebrei si moltiplicarono in Egitto, ma non si confusero con il popolo egiziano: conservarono anzi la lingua, la religione, i costumi dei loro avi, rimanendo stranieri al paese che li ospitava.
Perciò, dopo la cacciata degli Hyksos, durante quel risveglio di nazionalismo egiziano che portò l’Egitto all’apogeo della sua potenza (XVIII e XIX dinastia), gli Ebrei vennero in odio ai faraoni, che li tennero come schiavi e li sottoposero ai più duri lavori.

COME ERANO ORGANIZZATI GLI EBREI

Essi furono liberati da tale oppressione per opera di Mosè, un ebreo della tribù di Levi, il quale, per ispirazione divina, si propose di ricondurre i suoi connazionali nella terra degli antenati. Mosè, nonostante l’opposizione del faraone, raccolse tutti gli Ebrei stanziati in Egitto, e, anche se inseguito da un poderoso esercito egiziano, riuscì attraverso il Mar Rosso ad abbondare il paese.
Egli non volle tuttavia ricondurre subito gli Ebrei nella Palestina, ritenendo giustamente che un popolo, avvinto da una secolare schiavitù, aveva bisogno di una completa rigenerazione spirituale e politica, prima di affrontare le bellicose popolazioni cananee.
Errò pertanto durante quarant’anni nel deserto del Sinai, dove, salito sul monte che dà il nome alla regione, ebbe da Dio le famose Tavole della Legge, cioè i Dieci Comandamenti, che contengono le norme fondamentali della vita morale e civile del popolo ebreo.
Quando infine Mosè ritenne che fosse giunto il tempo di proseguire l’impresa, avanzò fin nella valle del Giordano.
Gli Ebrei in Palestina.(1250 – 1230 circa).Dopo la morte di Mosè, il popolo ebraico passò sotto il comando di Giosuè, il quale, dopo una terribile lotta contro i Cananei, riuscì ad occupare gran parte della Palestina. Egli divise la regione fa le dodici tribù che componevano il popolo ebraico, ma escluse da ogni possesso la tribù di Levi.