Tesina sulla cultura, il turismo e la società tra l'800 e il 900

Breve tesina sulla cultura, turismo e società tra 800 e 900 (2 pagine formato doc)

Appunto di caro91

TESINA SULLA CULTURA, TURISMO E SOCIETA' TRA L'800 E IL 900

Tesina su cultura-turismo-società tra 800 e 900 - E’ con grande impegno ed interesse che porto avanti, da circa due mesi, questo lavoro ormai completato.

L’intento del mio lavoro è stato quello di capire quali sono stati i motivi che hanno favorito la nascita del turismo e dei servizi alberghieri. Questo desiderio di conoscere le cause possibili, è nato nel momento in cui ho studiato i primi movimenti turistici e la loro evoluzione fino ai nostri giorni.
In questo interessante lavoro di ricerca e di studio ho ritenuto opportuno svolgere un lavoro interdisciplinare che abbracciasse le materie più inerenti alla tematica, del resto il turismo interessa non pochi settori. Ma, devo ammettere che, nel far ciò, ho riscontrato non pochi problemi. 1.0 Giovanni Pascoli Pascoli nasce a S. Mauro di Romagna il 31 Dicembre 1855. Dopo gli studi elementari, frequenta il ginnasio e inizia il liceo a Urbino, nel collegio dei padri Scolopi. Il 10 agosto 1867, giorno di S. Lorenzo, il padre viene ucciso da sconosciuti sicari, mentre torna dalla fiera di Savignano. L’episodio lascia una traccia indelebile nella sensibilità del poeta.

L'identità culturale, cos'è?

TESINA MATURITA' SULLA CULTURA

L’incancellabile macchia di sangue dell’ucciso solleciterà una desolata visione dei rapporti sociali e la convinzione che la morte incombe sugli uomini e su tutto. Una catena di sventure familiari sembra avvalorare questa pessimistica visione. Dopo la morte del padre muore la sorella maggiore del poeta, Margherita; seguono le morti dell’amata madre, del prediletto fratello Luigi nel 1871, e dell’altro fratello, Giacomo, nel 1876. Pascoli intanto, terminati a Firenze gli studi liceali, s’iscrive alla facoltà di lettere a Bologna, dove insegna Carducci. Gli anni universitari segnano il momento del suo impegno sociale: il sentimento dell’ingiustizia sociale lo spinge a aderire al movimento rivoluzionario di Andrea Costa. Per avere partecipato ad una dimostrazione filoanarchica, Pascoli è arrestato e incarcerato. Dopo quasi quattro mesi riprende gli studi universitari interrotti, laureandosi brillantemente. Nel 1883 comincia una lunga carriera d’insegnamento in qualità di docente di latino e greco nei licei, sono gli anni in cui scrive le prime liriche di Myricae e in cui comincia la propria attività di poeta in latino. Man mano cresce la fama letteraria pur rimanendo un semplice professore liceale, Pascoli è chiamato a collaborare alle più prestigiose riviste.

Cos'è la cultura, tema

TURISMO CULTURALE TESINA

Nel 1895 Pascoli prende in affitto e successivamente acquista una casa in Toscana. Sempre nel 1895 viene chiamato all’insegnamento universitario di grammatica e letteratura latina e poi di letteratura italiana, ancora a Bologna. La crescente fama impone al poeta anche momenti celebrativi, in qualità di oratore ufficiale; nascono così alcuni discorsi, tra cui il celebre La grande proletaria si è mossa, che esalta in senso nazionalistico l’impresa coloniale della guerra di Libia. Pascoli muore a Bologna nel 1912. La vita di Pascoli è povera di elementi esteriori, si riduce a un incessante scavo su di sé. E’ un’esistenza che si svolge tra pochi luoghi: la campagna romagnola dell’infanzia, le diverse sedi d’insegnamento, infine la casa di Castelvecchio.

La cultura della Cina: tesina

L'EVOLUZIONE DEL TURISMO TESINA

La sua tendenza a star chiuso nel nido domestico si spiega con la fondamentale paura nei confronti del vivere, un sentimento che gli impedì tra l’altro un normale rapporto con le donne e l’amore. Da qui la sua «disperazione» per il fidanzamento della sorella Ida. A quel tradimento del nido, Pascoli e l’altra sorella Mariù, risposero ritirandosi a Castelvecchio. Assieme a Mariù, Pascoli visse come un tenace custode delle memorie della famiglia «Ho vissuto senza mare – così scrisse alle sorelle – non per incapacità d’amare ma perché mi dovevo dedicare solo a voi». Con questi sentimenti dedicò le Myricae alla memoria del padre, i Canti di Castelvecchio a quella della madre e i Poemetti alla sorella Maria. Il confronto tra Pascoli e D’Annunzio, porta a conclusioni decisamente diverse.