Donne e uomini nell'antica Roma: tesina
Tesina sulle condizioni delle donne e degli uomini nell'antica Roma: la descrizione dei ruoli all'interno della famiglia, come funzionava l'educazione dei figli, la vita quotidiana delle donne romane e la rappresentazione dell'uomo e della donna nell'arte (9 pagine formato doc)
DONNE E UOMINI NELL'ANTICA ROMA
Storia di Roma antica (753 a.C - I sec.
d.C)FORMAZIONE E CONDIZIONE DELL’UOMO E DELLA DONNA
MODALITA’ DI LAVORO
ETA’ UOMO/DONNA
INFANZIA
1) EDUCAZIONE
Uomo
• poveri
• ceti medio/bassi
• figli di funzionari
• aristocratici
Donna
• povere
• aristocratiche e vestali
2) DIVERTIMENTI
• bambini ricchi
• bambini poveri
ETA’ ADULTA
1) DIRITTI E DOVERI
Uomo
• uomini liberi
• schiavi
Donna
• donne rispettabili
• donne ignobili
2) MATRIMONIO
3) FAMIGLIA
• pater familias
• mater familias
4) RAPPRESENTAZIONE DELL’UOMO E DELLA DONNA NELL’ ARTE
ETA’ UOMO/DONNA
Uomo: Donna:
infans mesi puella fino ai 12 anni
puer 1-16 anni virgo 12-18 anni
adulescens 16-31 anni matrona (sposata con figli)
iuvenis 31-45 anni vidua
vir 45-60
senex dai 60 anni
La condizione femminile a Roma, appunti
LA VITA QUOTIDIANA DELLE DONNE ROMANE
L’INFANZIA
L’educazione
L’educazione dei giovani era inizialmente affidata al pater familias, alle matrone o alle ancelle.
La qualità dell’educazione dipendeva dal sesso e dalla classe sociale di appartenenza.
Uomo
ragazzi poveri: non andavano a scuola, erano analfabeti e dovevano lavorare
ragazzi di ceti medio-bassi: a 6 anni frequentavano il LUDUS per imparare l’alfabeto e i numeri grazie a strumenti chiamati pallottolieri; a 11 anni frequentavano la scuola del grammaticus dove, imparando brani di autori a memoria, studiavano latino e greco; dopo i 12 anni seguivano le lezioni di un rethor che insegnava loro l’eloquenza e a partire dai 16 anni dovevano prestare servizio nell’esercito.
ragazzi figli di funzionari statali: frequentavano scuole pubbliche nel foro
ragazzi aristocratici: studiavano a casa a pagamento con un precettore chiamato PEDAGOGUS, il più delle volte uno schiavo ma molto istruito
Lo scopo della scuola era trasmettere ai giovani i valori del morale, dell’ amore per la patria, della gloria e, soprattutto il MOS MAIORUM
Donne dell'antica Roma: tema
DONNE ROMANE ANTICHE
Per Mos Maiorum s’ intendono i costumi degli antenati, ovvero i valori trasmessi ai Romani dalla loro nobile tradizione e quindi motivo d’orgoglio e ragione di potere e privilegio.
Questi principi, insegnati ai ragazzi fin da giovanissimi sono: pietas (devozione e fedeltà verso gli dei) , frugalitas e pudor (sapersi accontentare di poco e ricerca delle ricchezze spirituali anziché materiali) diligentia fortitudo patientia constantia gravitas (serietà, senso del dovere) e fides. Tutte queste virtù s’incarnavano in exempla eroici e matronae della tradizione che fornivano dei veri e propri modelli da imitare.
Il mos maiorum prevedeva anche un equilibrio tra otium e negotium (divertimento e lavoro). Pertanto i romani si concedevano solo qualche piccolo svago dal lavoro andando alle terme, facendo passeggiate o assistendo agli spettacoli dei gladiatori o le corse dei carri.