Il metateatro, tesina maturità
Il metateatro in Plauto, Shakespeare e Pirandello: tesina di maturità (25 pagine formato doc)
IL METATEATRO, TESINA MATURITA'
Il metateatro: il teatro nel teatro di Plauto, Shakespeare e Pirandello.
Premessa. La scelta di questo argomento è dovuta al mio interesse per il teatro nata fin da bambino ai tempi dell’oratorio.Nel settembre 2011 sono entrato a far parte di una compagnia teatrale di Desio “Gruppo Teatro Sonia Bonacina” perchè volevo coltivare questa mia passione.
Ho avuto la possibilità di interpretare molti ruoli e di recitare diverse commedie e tragedie (“ Dieci Piccoli Indiani” di Agatha Christie, “Il Crogiuolo” di Arthur Miller, “La Marcolfa” di Dario Fo…).
Il mio desiderio sarebbe quello di poter essere ammesso a un’accademia di teatro al termine del mio percorso scolastico.
Proprio a partire da questa mia passione, prendendo spunto dagli argomenti trattati in classe quest'anno, ho deciso di capire meglio i cambiamenti che si sono verificati nel teatro del Novecento rispetto al teatro tradizionale. Ho cercato, quindi, di offrire una panoramica essenziale degli apporti degli autori più significativi e, in particolare, di soffermarmi sul metateatro di Pirandello.
Questo importante capitolo dell'opera pirandelliana mi ha portato ad approfondire il fondamentale apporto di Shakespeare, in particolare l'opera che costituisce un pilastro della nostra cultura e che appare per molti aspetti moderno e attuale: "Amleto".
Tesina sul metateatro di Plauto e Beckett
COS'E' IL METATEATRO
Metateatro. Introduzione. Con il termine “metateatro” (dal greco metà, “dopo, oltre, al di là”) e la parola théatron (teatro) s’intende il “teatro nel teatro” cioè una serie di procedimenti presenti in tragedia, commedia, melodramma ecc., grazie ai quali il teatro “si mette in scena”, rappresenta se stesso o parla di se stesso.
Il metateatro ha al centro proprio la riflessione del teatro su se stesso, sul suo linguaggio, sulla sua funzione.
Il procedimento metateatrale è assai diffuso sin dall’antichità classica.
Tesina sul teatro e il caos
IL METATEATRO: SHAKESPEARE
Lo si ritrova già nelle commedie di Plauto e ritorna nel teatro di William Shakespeare, in particolare nella scena seconda dell’atto terzo dell’Amleto, in cui il protagonista fa mettere in scena da una compagnia di attori, ospiti alla reggia di Danimarca, il tradimento e l’uccisione del re suo padre, così da smascherare l’assassino grazie alle sue reazioni durante lo spettacolo.
Vi è una differenza tra la procedura del “teatro nel teatro”, da tempo in uso, e la novità del metateatro.
Il primo consiste nella pratica di introdurre all’interno di una scena inserti teatrali estranei. Una recita dentro la recita, che moltiplica in un gioco di specchi i piani della finzione, come accadeva nel teatro barocco o nell’Amleto di Shakespeare.
Il teatro dell'assurdo: tesina
TEATRO PIRANDELLIANO: CARATTERISTICHE
Il “teatro nel teatro” viene portato alla sua massima espressione da Luigi Pirandello, in particolare nella trilogia composta da Sei personaggi in cerca d’autore (1921), Ciascuno a modo suo (1924), e Questa sera si recita a soggetto (1930).
La vera innovazione di Pirandello nei Sei personaggi nasce dal fatto che al centro della rappresentazione sono le modalità e le tecniche della messa in scena. Ne deriva uno spettacolo teatrale che rappresenta il momento stesso dell’allestimento.
Storia del teatro: dalle origini al 900
METATEATRO PLAUTO
Plauto (255 - 251 a.C./184 a.C.). Plauto fu uno dei più prolifici e importanti autori dell'antichità latina.
Plauto offre l’innovazione del metateatro che consiste fondamentalmente nello svelare, per lo più con intento scherzoso, il carattere fittizio dell’evento scenico e del mondo creato dalla fantasia del poeta.
Uno degli aspetti più importanti del teatro di Plauto è la tendenza a rompere l’illusione scenica, rendendo inverosimili le vicende, impedendo così il coinvolgimento emotivo e sentimentale dello spettatore, continuamente sollecitato a considerare la scena come una semplice finzione.
Gli attori si rivolgono spesso al pubblico, invitandolo a partecipare alla vicenda, ad intervenire nell’azione, ironizzando i luoghi comuni del genere comico, svelando i segreti del retroscena.
Nelle sue opere teatrali Plauto non intende comunicare un messaggio morale agli spettatori, ma vuole semplicemente rallegrarli e divertirli proponendo per burla un mondo alla rovescia in cui i servi si beffano dei padroni, le mogli spadroneggiano sui mariti…