Tesina su Dante Alighieri: biografia e opere

Tesina sul poeta fiorentino Dante Alighieri contenente biografia e analisi delle opere principali (8 pagine formato doc)

Appunto di petitphoenix

TESINA SU DANTE ALIGHIERI: BIOGRAFIA E OPERE

Dante Alighieri.

La biografia. La giovinezza e i primi studi. Nacque a Firenze nel 1265. Appartenne a una famiglia guelfa di piccola nobiltà e di antiche origini. Nel 1285 (o 1295) Dante sposò Gemma di Manetto Donati. Da lei ebbe almeno 3 figli o 4. Gli studi e la formazione. Gli studi di Dante si possono dividere in 3 periodi di formazione: retorico-grammaticale, filosofico-letteraria, filosofico-teologica. Nella prima fase importante fu Brunetto Latini, di cui Dante si dichiara discepolo; Brunetto gli fornì un insegnamento di cultura impegnata, militante.
Alla formazione filosofico-letteraria contribuirono i rapporti di amicizia da Dante da Maiano agli esponenti dello Stilnovo, in particolare Guido Cavalcanti, ricordato come “primo amico” e da Guido Guinizzelli. Il terzo periodo, quello degli interessi per la filosofia e la teologia, si colloca dopo il 1290, anno in cui morì Bice, la Beatrice celebrata nella Vita Nova e nella Commedia. L’attività politica. Dante si iscrisse all’Arte di medici e degli speziali. Nel 1289 era stato tra i feditori a cavallo nella battaglia di Campaldino contro i Ghibellini e i loro alleati.

Vita e opere di Dante Alighieri: riassunto

DANTE ALIGHIERI: LA VITA E LA POLITICA

L’inizio della carriera politica. La sua carriera politica iniziò con l’elezione nel Consiglio speciale del popolo, nel Consiglio dei Savi per l’elezione dei Priori, nel Consiglio dei Cento, e culminò con l’incarico di priore.
La situazione a Firenze. Negli anni in cui Dante si rivolse all’attività politica a Firenze si sviluppavano i contrasti fra le famiglie Cerchi e Donati, causa della frattura della frattura della parte guelfa nelle opposte fazioni dei Bianchi e dei Neri, e delle conseguenti lotte. Le decisione che Dante fu costretto a prendere furono dolorose e cariche di conseguenze (esilio di alcuni capiparte delle opposte fazioni, l’opposizione politica di espansione e annessione di Bonifacio VIII).
L’attività di Dante. Dante ha un forte fermo atteggiamento antipapale. Nel 1301 propose di rifiutare aiuti economici a Carlo II d’Angiò e poi, eletto nel Consiglio dei Cento, votò contro una richiesta di aiuto militare per Bonifacio VIII.
Le accuse e la condanna. Il podestà aprì un’inchiesta sull’operato dei priori e mosse a Dante diverse accuse, tra cui quella di baratteria e di opposizione al papa, non essendosi presentato a discolparsi, Dante fu condannato al pagamento di una multa. Non avendo pagato la multa, venne condannato alla confisca dei beni e alla morte sul rogo, se mai fosse venuto in potere del Comune.

DANTE ALIGHIERI, L'ESILIO

Gli anni dell’esilio. I suoi spostamenti furono numerosi. Presso i vari ospiti-mecenati Dante svolse mansioni disparate (redattore di documenti ufficiali, missioni diplomatiche). Partecipò ad alcune spedizioni militari organizzate senza succeso contro i Neri fiorentini dai Bianchi, che, per rientrare in Firenze, accettarono di allearsi con i fuoriusciti ghibellini. Soggiornò a Forlì e a Verona.
Le peregrinazioni fra le corti italiane. Dante fu a Treviso, Venezia o Padova, Lunigiana, Lucca e Verona.
Gli ultimi anni e la morte. Abitò a Ravenna, incaricato di una missione a Venezia, si ammalò di febbri durante il viaggio di ritorno, e morì a Ravenna nel 1321, avendo terminato da poco la Commedia.

DANTE ALIGHIERI: VITA E OPERE

L’ATTIVITÀ LETTERARIA: SPERIMENTALISMO, RIFLESSIONE TEORICA, QUESTIONE DELLA LINGUA
Una pluralità di registri linguistici ed espressivi. Si nota a partire dalle prime prove poetiche, un susseguirsi ininterrotto di diversi tentativi, in prosa e poesia, volti a sperimentare le più disparate tecniche, temi, stili. Momenti capitali sono rappresentati dal livello “sublime” della lirica stilnovistica (es. Vita Nuova, Fiore e da una tenzone in sonetti con Donati). La ricerca formale continua poi con il realismo e gli acquisti delle rime dette “petrose”. Durante l’esilio, la sperimentazione dantesca si estende al genere dottrinario-didascalico-allegorico con il Convivio e dopo con quella della Vita Nuova. Non mancano opere in latino, appartenenti a generi diversi, dall’epistolografia, alla trattistica retorica (De Vulgari Eloquentia) e politica (Monarchia), fino al filone bucolico (Egloghe). La Commedia costituisce la sintesi di questa multiforme sperimentazione lessicale, stilistica e dottrinaria.