La figura delle donne nel Medioevo: tesina
La figura delle donne nel Medioevo: dalla demonizzazione ascetica all'esaltazione dell'amore cortese (4 pagine formato doc)
LA FIGURA DELLE DONNE NEL MEDIOEVO: TESINA
La figura della donna nell’alto e nel basso Medioevo
Dalla demonizzazione ascetica all’esaltazione dell’amore cortese
L’alto Medioevo - Nel corso dell’alto Medioevo l’esaltazione del modello conventuale, rigoroso e austero, aveva instaurato un forte legame tra carne e peccato, opponendo l’anima al corpo e predicandone la mortificazione.
A farne le spese fu soprattutto la figura della donna.
La donna nel Medioevo: tesina
DONNE NEL MEDIOEVO STREGHE
Le donne di ogni epoca altro non erano che l'incarnazione della loro progenitrice, Eva, colei che aveva ceduto alla seduzione del demonio causando la corruzione e la dannazione dell'intero genere umano. Proprio da lei esse hanno appreso l’arte di ammaliare gli uomini facendo perdere loro la dignità, il controllo, la ragione. Le loro doti sono l'astuzia e la finzione, le loro azioni sono dettate dagli istinti più sfrenati.
La cultura clericale condannava l’amore considerandolo una passione negativa, che allontanava l’uomo dalla religione, una specie di “malattia dei sensi”, che inevitabilmente sconvolgeva anche l’anima.
La donna è dunque simbolo di perdizione, sinonimo di meretrice, la sua indole è mutevole e incostante come il vento, ardente, ma fuggevole e impalpabile come una fiamma che si consuma rapidamente.
Proprio la sua natura, essenzialmente mondana, grazie alla predisposizione al concepimento ed alla generazione dei figli è la causa della condanna della donna, decisa a divenire simbolo di una realtà che deve essere rifiutata in nome della moralità, esclusa dai chiostri, dalle abbazie, dai monasteri, combattuta con l'astinenza e la preghiera.
Donne nel Medioevo: saggio breve
DAME DEL MEDIOEVO
“Questo sesso (quello femminile) ha avvelenato il nostro progenitore, che era anche suo marito e suo padre, ha strangolato Giovanni Battista, portato alla morte il coraggioso Sansone. In un certo qual modo, ha ucciso anche il Salvatore, perché se non fosse stato necessario per il suo peccato, nostro Signore non avrebbe avuto bisogno di morire. Maledetto sia questo sesso in cui non vi è né timore, né bontà, né amicizia e di cui bisogna diffidare più quando è amato di quando è odiato.”
Con questa sentenza senza alcun appello lo scrittore medievale Goffredo di Vendôme descriveva l'intero genere femminile, il peggior nemico dell'uomo.
“Spesso la vera essenza di queste creature si cela dietro un aspetto gradevole e mite, ma se gli uomini potessero vedere ciò che è sotto la pelle, la vista delle donne darebbe loro la nausea... Mentre non sopportiamo di toccare uno sputo o un escremento nemmeno con la punta delle dita, come possiamo desiderare di abbracciare questo sacco di escrementi?"