Letteratura femminile: tesina

Tesina dettagliata in power point sulla letteratura femminile dall'antica Grecia fino al '900: Saffo, Maria di Francia, Beatrice di Dia, Isabella Mora, Gaspara Stampa, Jane Austen, Emily Bronte, Emily Dickinson, Sibilla Aleramo, Virginia Woolf, Sylvia Plath e Anna Santoro (30 pagine formato pps)

Appunto di etta13

LETTERATURA FEMMINILE: TESINA

Letteratura femminile di: Saffo, Maria di Francia, Beatrice di Dia, Isabella Mora, Gaspara Stampa, Jane Austen, Emily Bronte, Emily Dickinson, Sibilla Aleramo, Virginia Woolf, Sylvia Plath e Anna Santoro.

Effettivamente il numero delle scrittrici è stato inferiore a quello degli scrittori, ma soltanto perché alle donne sono stati impediti la piena espressione e l’accesso alla cultura, essendo relegate alla vita tra le pareti domestiche; ma è indubbio che, nel corso dei secoli, le donne sono riuscite ad elaborare pagine nelle quali dar voce al proprio modo specifico di sentire e vivere la realtà e l’interiorità.
Fattori storici, ambientali, di costume, contingenze esterne, ne hanno, pertanto, ostacolato l’espressione letteraria, ed anche artistica, ma, guardando attentamente al passato, da Saffo fino ai giorni nostri, non mancano testimonianze rilevanti della loro produzione, che solo nel ventesimo secolo, quando la piena emancipazione lo ha consentito, è riuscita ad estrinsecarsi compiutamente.

Letteratura femminile nel '900: le scrittrici femministe contemporanee


LETTERATURA FEMMINILE CONTEMPORANEA

La donna nella storia. Valutando le differenze fra le varie epoche, la società greca fu generalmente al maschile e misogina, le leggi, la vita politica, la cultura, furono elaborate dagli uomini; la donna fu relegata ad un ruolo passivo, domestico, o legato all’irrazionale e al basso istintuale, e solo il ruolo di etéra (accompagnatrice) le consentiva di esprimere una certa personalità e cultura.


Nella famiglia greca la donna era confinata nella parte più segreta della casa, il gineceo, passando, col matrimonio, dalla reclusione  nella casa paterna a quella nella casa del marito. Della letteratura al femminile fu raro e prezioso esempio la poetessa Saffo, ritenuta la più grande di tutti i tempi.
Nella famiglia romana l’indiscusso capo della famiglia era il pater familias, con poteri assoluti riconosciuti dalle leggi dello Stato, la patria potestas. Anche la donna (dómina, cioè padrona) era soggetta alla patria potestas, ma sempre sotto tutela di un uomo, dopo sposata godeva di un certo rispetto e di una maggiore indipendenza e libertà di movimento, rispetto alle altre donne dell'antichità, per esempio le greche.

Le donne nel 900: tesina


LETTERATURA FEMMINILE DEL 900

Però, con  la corruzione politica, nella società romana vennero meno gli austeri principi, allora le donne non furono più relegate esclusivamente al ruolo di custodi del focolare,  cominciarono ad avere maggiore libertà e  poterono anche dedicarsi agli affari o alle professioni pubbliche, ma anche studiare, tenere conferenze, comporre versi.
Diversa, invece, era la condizione della donna nelle popolazioni celtiche, che disponeva, sicuramente, di libertà ed autonomia ben più ampie. Non  "angelo del focolare", le era consentito essere sacerdotessa (anche druidessa) e guerriera .
Hanno toni da fiaba lugubre i cosiddetti  “secoli bui “ed in generale il Medioevo, periodo compreso fra la caduta dell’Impero romano e la scoperta dell’America, è stato quasi unanimemente definito un periodo costellato di violenze, di barbarie e di superstizioni.
Per quanto riguarda la donna assistiamo da qualche tempo ad  una riconsiderazione del suo ruolo; in quell’epoca storica misogina in generale era considerata inferiore all'uomo,  imprigionata negli unici due ruoli, in purezza o tentazione, di Maria o Eva, santa o peccatrice: san Gerolamo definì la creatura femminile “porta del demonio”,   particolarmente avvilita ed oppressa, infatti mancano gli scritti femminili si manifestarono idee ed atteggiamenti misogini, culminanti con gli inizi della "caccia alle streghe", vero e proprio massacro di donne.