Tancredi e Ghismunda: struttura e analisi

Struttura e analisi della novella del Decameron di Boccaccio: Tancredi e Ghismunda (1 pagine formato doc)

Appunto di punkarrusa

TANCREDI E GHISMUNDA: STRUTTURA E ANALISI

Tancredi e Ghismunda.

STRUTTURA DEL TESTO. Nella parte iniziale della novella troviamo un prologo, la cui funzione consiste nella presentazione dei due protagonisti, e un antefatto nel quale viene narrato l’innamoramento della giovane con un valleto di corte.
Successivamente, dopo una pausa nella quale Boccaccio spiega come la fortuna sia divenuta sfavorevole, comincia l’azione vera e propria, che si presenta in tre grandi nuclei narrativi:
1.    Tancredi scopre gli innamorati e fa arrestare Guiscardo;
2.    lungo dialogo tra padre e figlia;
3.    uccisione del valletto e conseguente suicidio di Ghismunda.

Infine, troviamo la conclusione, nella quale avviene sia l’ultimo dialogo tra Tancredi e Ghismunda, sia la decisione del padre di seppellire insieme i due amanti.

Quarta giornata del Decameron: analisi

TANCREDI E GHISMUNDA ANALISI

ANALISI DEI PROTAGONISTI - Ghismunda è presentata come una donna caratterialmente molto forte, intelligente, astuta, coraggiosa, magnanima e dignitosa. Ella inoltre è il personaggio protagonista attivo, è lei infatti che compie le decisioni importanti con fermezza e moralità, come quella di scegliere di amare Guiscardo, seppur valletto, secondo il padre disdicevole per la sua condizione di nobiltà.

È sempre lei che, progettando il piano segreto, gli scrive una lettera per potersi incontrare nella grotta, ed è sempre lei che, per amore, decide di suicidarsi e di affrontare con coraggio e fermezza la morte, ed è infine sempre lei che, in svariate occasioni, cerca di bloccare le lacrime.

Tancredi, invece, è l’opposto della figlia, è una figura passiva, debole, insicura, senza alcuna forma di dignità e soprattutto ambigua: difatti egli commette un grave delitto uccidendo Guiscardo, però lo ritroviamo spesso a piangere, come gli fa notare sarcasticamente anche la figlia, quando gli dice di andare “con le femine a spander lagrime”. Inoltre il principe inizialmente è presentato come un “signore assai umano e di benigno ingegno”, che amava teneramente la propria figlia, più di quanto facesse ogni altro padre. La sua personalità, quindi, viene rappresentata come del tutto contraddittoria e discorde.

I passi maggiormente significativi, nei quali compaiono gli aspetti caratteriali più importanti dei due protagonisti, sono nel loro lungo dialogo.