I Malavoglia
Approfondimento sull'opera di Giovanni Verga: nota biografica sull'autore, analisi degli elementi del romanzo, l'ideale dell'ostrica (13 pagine formato doc)
Giovanni
Carmelo Verga è nato il 2 settembre a Catania, appartenente
alla nobiltà antica di un grosso borgo, egli è
considerato il nostro più grande narratore che sia nato dopo
il Manzoni.
Esordì con romanzi a sfondo autobiografico. Verso i quarant'anni volse la sua visione alla vita della provincia.
Lasciati gli studi di legge per entrare nel 1861 nella Guardia Nazionale, manifesta fin da giovane un grande interesse per la letteratura, pubblicando a soli 22 anni il romanzo storico "I carbonari della montagna".
Fu a Roma, a Firenze, a Milano dove frequentò il famoso salotto della contessa Maffei e, ritirandosi a Catania, vi morì nel 1922, chiuso in austera solitudine, forse anche perché non era riuscito a conquistarsi la popolarità che meritava.
Verrà la gloria, ma dopo la sua scomparsa.
Gli scritti della sua prima giovinezza sono romanzi storici: "I carbonari della montagna" (ispirato ad un episodio di guerra contro Gioacchino Murat) e "Sulle Lagune" (1863) (che parla di Venezia soggetta all'Austria). Lo troviamo a Milano, dal 1866 al 1875, dove pubblica i romanzi ambientati nella vita dei salotti mondani, in cui Verga si dedica allo studio della vita borghese, romanzi tramanti torbidi amori come: "Storia d'una peccatrice" (1866); "Storia d'una capinera" (1871); "Eva" (1873); "Tigre reale" (1873); "Eros" (1875) e la raccolta "Primavera e altri racconti" (1876).
.
Esordì con romanzi a sfondo autobiografico. Verso i quarant'anni volse la sua visione alla vita della provincia.
Lasciati gli studi di legge per entrare nel 1861 nella Guardia Nazionale, manifesta fin da giovane un grande interesse per la letteratura, pubblicando a soli 22 anni il romanzo storico "I carbonari della montagna".
Fu a Roma, a Firenze, a Milano dove frequentò il famoso salotto della contessa Maffei e, ritirandosi a Catania, vi morì nel 1922, chiuso in austera solitudine, forse anche perché non era riuscito a conquistarsi la popolarità che meritava.
Verrà la gloria, ma dopo la sua scomparsa.
Gli scritti della sua prima giovinezza sono romanzi storici: "I carbonari della montagna" (ispirato ad un episodio di guerra contro Gioacchino Murat) e "Sulle Lagune" (1863) (che parla di Venezia soggetta all'Austria). Lo troviamo a Milano, dal 1866 al 1875, dove pubblica i romanzi ambientati nella vita dei salotti mondani, in cui Verga si dedica allo studio della vita borghese, romanzi tramanti torbidi amori come: "Storia d'una peccatrice" (1866); "Storia d'una capinera" (1871); "Eva" (1873); "Tigre reale" (1873); "Eros" (1875) e la raccolta "Primavera e altri racconti" (1876).
.