Tesina sul progresso scientifico: Positivismo e Verismo

Tesina di letteratura sul progresso e sulle sue contraddizioni nella seconda metà dell'Ottocento: Positivismo (Saint-Simon, Charles Darwin, Auguste Comte), Verismo e Verga (4 pagine formato doc)

Appunto di Eman19

TESINA SUL PROGRESSO SCIENTIFICO: POSITIVISMO E VERISMO

Il progresso e le sue contraddizioni nella seconda metà dell’Ottocento - Positivismo.

Nella seconda metà dell’Ottocento, il movimento culturale che domina l’Europa è il Positivismo, che ha le sue origini in Francia. Il termine positivisme fu introdotto dal filosofo francese Saint-Simon (1760-1825) per definire il metodo rigoroso delle scienze cosiddette “positive” (la matematica, la fisica e le scienze naturali), cioè quelle fondate sull’osservazione dei fatti e la verifica sperimentale delle teorie. Inoltre, Saint-Simon utilizzò l’espressione “filosofia positiva” per indicare il nuovo sapere che avrebbe dovuto riorganizzare la società europea, entrata in crisi dopo la Rivoluzione Francese, sulla base del potere spirituale degli scienziati e del potere economico degli industriali (idee che caratterizzano anche il pensiero di colui che viene definito il padre del Positivismo, il filosofo francese Auguste Comte).   

Tesina di maturità sul progresso

INTRODUZIONE TESINA SUL PROGRESSO

Esso si sviluppa in un periodo segnato da grandi trasformazioni di tipo economico, politico e sociale.

Questi sono infatti gli anni in cui vi è un forte sviluppo industriale e tecnologico con il conseguente rafforzamento della borghesia capitalistica (cioè quella industriale e commerciale); sono anche gli anni in cui si consolida lo stato liberale laico e si potenziano gli imperi coloniali. Tutto ciò da vita all’idea che la realtà sia qualcosa di oggettivo, di misurabile, a portata dell’uomo e che, quindi, l’uomo può interamente conoscere. (Tali idee erano già state presentate nel Settecento, con l’Illuminismo, che metteva in primo piano la ragione ed esaltava i valori della realtà pratica e concreta, dando il primato alle scienze fisiche e alla tecnica). Perciò nell’Ottocento, le nuove conoscenze fornite dalla scienza sono messe a disposizione del settore industriale, per migliorare le condizioni di vita dell’uomo. 

Il progresso: tesina di maturità

TESINA SUL PROGRESSO, RAGIONERIA

Si possono quindi riconoscere due parole chiave del Positivismo: scienza e progresso.
I positivisti nutrono un’estrema fiducia sia nella scienza che nel progresso. Essi affidano alla conoscenza scientifica un ruolo centrale e il primato nella cultura e nella società umana; essa viene concepita come l’unica forma legittima di conoscenza della realtà, in quanto utilizza un metodo di indagine rigoroso, che verte sui fatti e si basa sull’esperienza, e fornisce risultati certi, sicuri e ben fondati. Quindi, in quest’ottica, i positivisti pongono la scienza (e non più la fede) alla base del nuovo mondo, che essi si prefiggono di ricostruire. Inoltre, il sapere scientifico è riconosciuto come fattore di progresso storico e di sviluppo della civiltà umana e come strumento per una riorganizzazione complessiva della società. I positivisti sono, perciò, convinti che la scienza apra all’umanità un cammino inarrestabile di prosperità, di progresso. L’idea di progresso, da teoria filosofica illuminista, diviene una vera e propria fiducia collettiva nella capacità degli uomini di progettare il proprio futuro sulla base delle conoscenze scientifiche.

Tesina sul progresso tecnologico

TESINA SUL PROGRESSO TECNOLOGICO

In quest’epoca dominata dalla grande industria, dalle scoperte scientifiche e dal prodigioso sviluppo della tecnica, la filosofia razionalistica del positivismo esprime la concezione che la storia sia un percorso lineare ed evolutivo, destinato a progredire verso il meglio.
Quindi, è evidente come tale indirizzo di pensiero positivista ha come basi la ricerca di leggi che spieghino razionalmente la realtà così come si presenta e l’utilizzo del metodo scientifico (cioè il ricorso all’esperienza e all’osservazione diretta dei fenomeni) per comprendere tale realtà.
Secondo i Positivisti, la scienza va privilegiata per la sua capacità di guardare ai fatti, ai fenomeni, e di cogliere le leggi naturali, le relazioni costanti che sussistono tra i fatti.