Le materie plastiche
Tesina Sulla produzione e lavorazione delle materie plastiche con particolare attenzione al policarbonato (12 pagine formato doc)
Le materie plastiche sono sostanze organiche (naturali o sintetiche) che si caratterizzano per la loro plasticità, nel senso che possono essere facilmente modellate per azione del calore e della pressione.
Il comportamento “plastico” è conseguenza della natura polimerica del materiale stesso, cioè della sua costituzione chimica in macromolecole, ottenute a partire da una particella molto piccola (monomero), o da molecole diverse (co-monomeri), opportunamente associate a costituire una molecola di dimensioni maggiori (polimero). I polimeri possono essere artificiali, naturali o di sintesi. Monomeri e co-monomeri provengono dalla distillazione di frazioni del petrolio e di gas naturale opportunamente demolite in presenza di catalizzatori.
La plastica nasce da risorse naturali: prevalentemente carbone, sale comune, gas e, soprattutto, petrolio di cui la produzione mondiale di materie plastiche assorbe circa il 4% annuo. I polimeri più utilizzati derivano prevalentemente da quattro prodotti chimici di base, a loro volta derivati dal petrolio: l'etilene, il propilene, il butadiene e lo stirene.
Per produrre la plastica si utilizza un processo detto di polimerizzazione: ciascuna delle risorse di partenza viene frazionata in monomeri, che poi sono riaccorpati e legati in lunghe catene di polimeri ciascuno dei quali ha proprietà, strutture e dimensioni diverse in funzione dei differenti tipi di monomeri di base.
Per formare le catene di polimeri, e quindi dare vita alle materie plastiche vere e proprie, si utilizzano vari metodi. Uno dei più usati è la condensazione: l’unione dei monomeri è favorita eliminando le molecole che si formano nella reazione, quali acqua, metanolo, acido cloridrico.