Etica e scienza: tesina maturità

Tesina di maturità sull'etica e la scienza per liceo scientifico che collega i seguenti argomenti: Svevo, Hiroshima, Bomba atomica, Guernica, Letter of Einstein e l'etica di Hans Jonas (20 pagine formato doc)

Appunto di laosapita

ETICA E SCIENZA: TESINA MATURITA'

L’etica per una scienza compatibile
“Non c'è malvagità nell'atomo: solo nelle anime degli uomini.” Adlai Ewing Stevenson I
INDICE
La coscienza di Zeno
Hiroshima
La bomba atomica, tra fissione e fusione
L’orrore della guerra.

Guernica
Einstein’s letter addressed to Roosevelt
Il problema in filosofia della scienza applicata
La redenzione dello scienziato
Bibliografia

I limiti della scienza: tesina maturità

SCIENZA ED ETICA A CONFRONTO

LA COSCIENZA DI ZENO
Forse attraverso una catastrofe inaudita prodotta dagli ordigni ritorneremo alla salute… Ci sarà un’esplosione enorme che nessuno udrà e la terra ritornata alla forma di nebulosa errerà nei cieli priva di parassiti e malattie”.

da La coscienza di Zeno di Italo Svevo
 
L’ultima pagina del romanzo La coscienza di Zeno pubblicato nel 1923 dallo scrittore triestino Italo Svevo, conclude in chiave apocalittica e, alla luce degli avvenimenti che seguirono dopo più di venti anni, con una valenza quasi profetica, una riflessione circa la natura della vita. Questa appare “inquinata alle radici” e gli uomini vi si trovano, totalmente privi di saldi punti di riferimento, a vivere nella condizione borghese di sanità precaria, la cui linea di demarcazione della malattia risulta essere difficilmente rintracciabile all’interno del romanzo. In questo contesto si cala la figura dell’inetto a vivere, Zeno Cosini, protagonista del romanzo, la cui ansia di normalità e integrazione negli schemi borghesi, che si  concretizza nel desiderio di “salute”, si viene ad infrangere contro la sua inadattabilità al mondo. Tuttavia proprio la sua inettitudine diviene il presupposto per una condizione aperta e uno sguardo chiaroveggente sulla “salute atroce” di coloro che lo circondano, prospettiva privilegiata che fa inoltre di Zeno un esempio della falsa coscienza borghese, permettendoci di estraniarci da essa e al tempo stesso di comprenderla. La malattia di Zeno, la nevrosi, segnata da inconsce pulsioni come istinti omicidi o la coazione a ripetere, il continuo infrangere di uno stesso divieto, assurge a forma di resistenza nei confronti delle convenzioni borghesi, venendo così a subire una netta rivalutazione.

Scienza ed etica a confronto: tema svolto

QUALI SONO I LIMITI DELLA SCIENZA

Nella  pagina del diario datata 24 marzo 1916 Zeno scrive che in seguito ad un ben riuscito affare commerciale “gli si allargò il petto al sentimento della sua forza e della sua salute”, esempio di come egli si percepisca guarito dalla sua malattia grazie alla raggiunta integrazione in “un contesto completamente malato”, come ha scritto Leone de Castris critico marxista. “Io sono sano, assolutamente”. Alla nevrosi, malattia positiva, si contrappone la sanità malata del mondo borghese che condurrà il mondo, a partire dalle atrocità della prima guerra mondiale, fin sulla soglia della sua distruzione.
Per Zeno, dietro cui sembra celarsi lo stesso scrittore, è lo scienziato a creare i presupposti, fornendo gli strumenti necessari, per codesta distruzione del mondo, “l’occhialuto uomo”, che “inventa gli ordigni fuori del suo corpo”.

Saggio breve sulla scienza

LA SCIENZA E I SUOI LIMITI

Sebbene i suoi intenti siano positivi, l’uso che l’uomo borghese e imperialista fa delle sue invenzioni manca degli stessi buoni propositi. La scienza si denota così negativamente, perché incapace di volgere i risultati conseguiti al bene e, inoltre, perché affiancata da un uomo irrimediabilmente compromesso. E’ prospettata proprio nelle ultime pagine del romanzo la questione morale della scienza. Il problema non è la scienza in quanto tale, che di per sé è neutra, ma l’uso che se ne fa, che rende necessaria l’istituzione di un’etica specifica. È proprio questo arbitrio, concesso ad un uomo malato, che condurrà secondo Zeno alla soluzione finale epurante: la riduzione del mondo a una nebulosa priva di malattie.