Utopia e ambizione: tesina di maturità
Utopia e ambizione: tesina di maturità sulle città e le società utopiche, architetti e artisti utopici. I collegamenti sono con le seguenti materie: storia dell'arte, storia dell'architettura, educazione visiva, filosofia, storia, italiano e inglese (19 pagine formato doc)
UTOPIA E AMBIZIONE: TESINA DI MATURITA'
Utopia e ambizione.
INGLESE:Utopian Literature
STORIA DELL’ARTE: Le profetiche immagini delle megalopoli di Antonio Sant’Elia
STORIA DELL’ARCHITETTURA: Le utopie urbanistiche di Le Corbusier
EDUCAZIONE VISIVA: La sezione aurea nelle architetture di Le Corbusier (Modulor)
FILOSOFIA: Marx, l’utopia socialista
STORIA: La Rivoluzione russa
ITALIANO: Italo Calvino, Le città invisibili
Tesina di maturità sull'utopia
TESINA MATURITA' SU UNA CITTA'
UTOPIAN LITERATURE
INTRODUCTION
Chronologically, the first recorded utopian proposal is Platone's Republic. It proposes a categorization of citizens into a rigid class structure socio-economic classes.
Tema sull'utopia
TESINA SULLA CITTA' IDEALE
ANTONIO SANT’ELIA
FUTURISMO
« Le case dureranno meno di noi. Ogni generazione dovrà fabbricarsi la sua città. Questo costante rinnovamento dell’ambiente architettonico contribuirà alla vittoria del Futurismo».
La grande città sognata dai futuristi è quella del traffico e del rumore, dei cantieri, delle stazioni e dei grattacieli: una città dinamica, illuminata dalla luce artificiale, i cui cieli sono solcati da aerei e le cui strade sono attraversate da automobili veloci. Si capisce quindi perché l’architettura fu un ambito privilegiato per le sperimentazioni del movimento. La data ufficiale della comparsa dell’architettura futurista può essere fissata all’11 luglio 1914, quando venne pubblicato il Manifesto dell’architettura futurista, firmato da Antonio Sant’Elia. L’architetto realizzò diverse opere in stile liberty, parallelamente però dava forma su carta alla sua idea, per certi versi utopica, di metropoli moderna.
La città ideale: tema
TESINA GEOMETRA
Tali progetti, che vengono raccolti in un corpus di disegni dal titolo Città nuova, hanno per soggetto un paesaggio urbano composto da palazzi, centrali elettriche, stazioni, immagini quasi profetiche delle megalopoli dei decenni a venire. La città di Sant’Elia è pensata per persone in continuo movimento: ecco perché è necessario progettare stazioni che prevedano il veloce passaggio dall’automobile al treno, dal treno all’aereo. Le costruzioni sono completamente prive di decorazioni; le scale, divenute inutili, sono state sostituite dagli ascensori che s’inerpicano come serpenti di ferro e di vetro lungo le facciate degli edifici. Nonostante la loro natura utopica, gli studi che Sant’Elia dedicò alla Città nuova rappresentano un vero e proprio punto di svolta: si tratta di una delle poche voci che seppero levarsi contro le sorti dell’architettura italiana del tempo, rimasta ancorata agli stili del passato.