L'uomo e il dolore: tesina maturità

Tesina di maturità per liceo scientifico sull'uomo e il dolore dal titolo "L'uomo ha coscienza di sè quando la vita è dolore". Collegamenti con le seguenti materie: storia dell'arte, italiano, latino, storia, filosofia, inglese, scienze e fisica (46 pagine formato doc)

L'UOMO E IL DOLORE: TESINA MATURITA'

L’uomo ha coscienza di sè quando la vita è dolore.

Tesina maturità. Introduzione - "Perché il dolore?” - L’individuo che cerca in ogni direzione il senso di se stesso, della propria esistenza e quello del mondo che lo circonda; l’uomo, per il quale una sconfitta, una vittoria o una semplice emozione, sono i segreti mediante i quali tenta di rivelare a sé stesso la percezione che lo pone in contatto con altro da sé; questo essere umano di cui si narra l’intelligenza, la forza, il bisogno di spiritualità, la tensione alla conoscenza dell’esistente e dell’assoluto, spesso scopre d’essere vivo quando il dolore lo riempie di paura, manifestandolo al suo Io più profondo.
Ecco, accade che si abbia percezione di se stessi quando la sofferenza è il limite invalicabile, proprio perché umano, che neppure il pensiero è capace di alienare da sé.
Per questo l’uomo può parlare meglio di se stesso, più in modo diretto, quando si disvela al quotidiano mediante il dolore.
La vita qualche volta diviene pura fenomenologia del dolore; semplice manifestazione di un’essenza il cui ruolo è la scena del dolore.
La vita, prezioso tempo dell’essere umano, qualche volta sembra essere altra cosa dall’individuo a cui appartiene, quasi fosse un cieco destino che di tanto in tanto alienandosi dall’individuo che riflette, lo getta nella propria temporalità. Di qui il bisogno disperato, quasi folle, dell’uomo, che risvegliato dalla propria coscienza e divenuto esso stesso dolore, si percepisce avendo coscienza di sé.

Tesina maturità sul dolore


IL DOLORE DELL'ANIMA

Il motivo di questa tesina è quello di voler gettare un raggio di luce sul mondo per dire che al di là del dolore, dentro il dolore, al di qua del dolore, l’uomo e la vita offrono una coscienza che affaccia lo stesso umano al senso del vivere.
Lungo il percorso dei miei studi ho potuto constatare che storici, filosofi, artisti, scrittori di ogni cultura, abbiano spesso tentato di delineare la figura di un uomo la cui azione (a volte libera, a volte no) è comunque inscritta nel cuore indifferente del destino, ove la mano sapiente di un Dio, frutto del cuore e della ragione, è l’unica speranza per poter accettare la necessaria convivenza col dolore. Quindi sono certo che l’esistenza, la coscienza di sé, siano possibili anche quando il dolore è superato, perché l’uomo possa narrare di sé gli eventi di una vita unica e dignitosa.