Arte e psicoanalisi: tesina di maturità

Tesina interdisciplinare sul tema ampiamente trattato dell'arte e psicanalisi di Freud. Collegametni con: psicologia, letteratura, storia e storia dell'arte (13 pagine formato doc)

ARTE E PSICOANALISI: TESINA DI MATURITA'

Arte e psicoanalisi.

Dal disagio all'itinerario intellettuale, Dissidenza e Arte. 
La Psicanalisi. La scoperta della «rimozione»
•    Sigmund Freud (1856-1939), dopo la laurea in medicina - conseguita a Vienna nel 1881 -, studia per un breve periodo anatomia cerebrale. Successivamente si dedica allo studio delle malattie nervose, prima con Charcor a Parigi e poi con Bernheim a Nancy.
Tornato a Vienna, Freud nel 1895 pubblica insieme o Josef Breuer gli Studi sull'isterismo, dove si sostiene che il soggetto isterico, in stato ipnotico, riesce a tornare all'origine del trauma, illumina quei punti oscuri che durante la sua vita hanno generato la malattia e che sono nascosti nel profondo; è così che egli afferra la causa del male e che, in una sorta di catarsi, si libera del male. Esattamente da questi studi ha inizio la psicoanalisi.

Psicoanalisi e Freud: riassunto


ARTE E FREUD

•    L'ipnotismo svela delle forze e fa intravedere un mondo nel quale Freud immette le sue sonde intellettuali. «quale poteva essere la ragione - si chiede Freud - per la quale i pazienti avevano dimenticato tanti fatti della loro vita interiore ed esteriore e potevano invece ricordarli, quando si applicava loro la tecnica sopra descritta?» L'osservazione dei malati trattati dava una risposta a siffatto interrogativo: «Tutte le cose dimenticate avevano avuto, per un qualche motivo, un carattere penoso per il soggetto, in quanto erano state considerate temibili, dolorose, vergognose per le aspirazioni della sua personalità». E «per rendere di nuovo cosciente ciò che era stato dimenticato, era necessario vincere nel paziente una resistenza mediante una continua opera di esortazione e di incoraggiamento». Più tardi, Freud si accorgerà che tale resistenza dovrà essere vinta diversamente (attraverso la tecnica della «associazione libera»), ma intanto era sorta la teoria della rimozione. In ogni essere umano operano tendenze, forze o pulsioni che spesso entrano in conflitto.
•    La nevrosi si ha quando l'Io cosciente blocca l'impulso e ad esso nega l'accesso «alla coscienza e alla scarica diretta»: una resistenza «rimuove» l'impulso nella parte «inconscia» della psiche.

Arte e psicoanalisi: tesina


PSICOANALISI DELL'ARTE

L'inconscio.
•    Con la scoperta delle rimozioni patogene e di altri fenomeni di cui si parlerà fra poco, «la psicoanalisi (...) si vede costretta (...) a prendere sul serio il concetto dell'inconscio». È l'inconscio che parla e si manifesta nella nevrosi. Ma c'è di più, giacché, per Freud, l'inconscio è lo «psichico» stesso e la sua realtà essenziale. In questo modo Freud rovesciava l'ormai inveterata e venerabile concezione che identificava «cosciente» e «psichico». Ma sia la precedente pratica ipnotica, sia gli studi sull'isterismo, sia la successiva scoperta della rimozione, sia le indagini che Freud veniva compiendo sulla genesi dei disturbi psichici e delle altre manifestazioni «non ragionevoli» della vita delle persone lo convinsero sempre di più della realtà corposa e determinante dell'inconscio. È l'inconscio che sta dietro le nostre libere fantasie; è esso che genera le nostre dimenticanze, che cancella dalla nostra coscienza nomi, persone, eventi. Come mai volevamo dire una cosa e ce ne esce un'altra? Come mai intendevamo scrivere una parola e ne scriviamo un'altra ? Dove troviamo la causa di questi atti mancati, cioè dei nostri lapsus?

La psicoanalisi e l'uomo: tesina di maturità


LA TEORIA PSICOANALITICA DELL'ARTE DI FREUD

Non sorgono forse essi «dalla contrapposizione di due diverse intenzioni», di cui una, quella inconscia appunto, è «più forte di noi»? È in Psicopatologia della vita quotidiana (1901) e successivamente con Il motto di spirito e i suoi rapporti con l'inconscio (1905) che Freud offre analisi brillanti (spesso, però, considerate dai critici molto discutibili) di un fascio di fenomeni (lapsus, sbadataggini, associazioni immediate di idee, errori di stampa, smarrimento o rottura di oggetti, motti di spirito, amnesie, ecc.) mai presi sul serio dalla «scienza esatta», e dietro ai quali Freud mostra l'azione indefessa di contenuti che la rimozione ha respinto dalla coscienza e occultato nell'inconscio senza però essere riuscita a renderli inattivi.
L'idea di «libido»
•    A questo punto una domanda diventa inevitabile: per quali ragioni certe pulsioni vengono respinte, come mai certi ricordi sono a disposizione della coscienza, mentre altri possono essere, almeno in apparenza, sottratti ad essa e rimossi nell'inconscio? La ragione di ciò - risponde Freud - è da trovare nel fatto che si tratta di pulsioni e di desideri in palese contrasto con i valori e le esigenze etiche proclamate e ritenute valide dall'individuo cosciente.