Tesina da eroe ad antieroe
Tesina di maturità sull'eroe e l'antieroe, collegamenti con: il distacco tra uomo e malvagio nell'antichità, i primi eroi negativi, l'eroe romantico, la demistificazione dell'eroe buono, il nuovo ruolo dell'eroe nel romanzo, Esistenzialismo e letteratura (28 pagine formato doc)
TESINA DA EROE AD ANTIEROE
Parte seconda - Da Eroe ad Antieroe.
Capitolo 1. Il distacco tra uomo e malvagio nell’antichità - La testimonianza lasciata dalla mitologia greca e latina traccia un’immagine di cattivo simile a quella delle nostre favole: totalmente malefica, è delineata senza alcuna sfumatura psicologica; inoltre è fisicamente lontana dalle fattezze umane. Come nelle favole troviamo infatti orchi, giganti e uomini neri, nei miti incontriamo mostri marini, sfingi, chimere, ecc. Queste figure hanno l’unico scopo di rappresentare il male ed essere sconfitte dall’eroe di turno, che dal canto suo è bello, forte e, naturalmente, buono.
Tesina di maturità sull'eroe e l'antieroe
EROE E ANTIEROE TESINA STORIA
Questo perché alla base vi era un fine pedagogico ben preciso, e perciò era importante che la gente si identificasse prontamente con l’eroe. Nell’epoca classica e anche per molti secoli a venire, infatti, l’intento principale della letteratura e delle tradizioni orali era quello di “miscere utile dulci”¹, cioè di trasmettere dei valori sociali in un modo accessibile a tutti. È vero anche che alcuni personaggi dei poemi e delle tragedie greche commettevano atti iniqui, ma ciò veniva inevitabilmente seguito da una vendetta o da una punizione divina. Un esempio può essere la vicenda di Agamennone che, pur vincitore a Troia, finisce ucciso tragicamente per mano della moglie vendicatrice della figlia Ifigenia, immolata vergine prima della guerra.
TESINA SU EROE E ANTIEROE
La distanza fra l’uomo comune e il malvagio permane anche dopo la fine dell’era classica, anche se in un’accezione diversa. Con l’avvento del Medioevo questa figura si converte nell’incarnazione del male in senso religioso, ossia in Satana, che diventa il “Maligno” per antonomasia.
Il dominio temporale della chiesa su tutta l’Europa cattolica impone una ben precisa mentalità che si radica fortemente nel popolo; si affermano credenze e superstizioni alimentate dalla paura dell’Inferno e soprattutto del Diavolo, che si traducono spesso in persecuzioni immotivate nei confronti di individui, diversi dalla gente comune anche solo per il colore dei capelli.