Espropriazione per pubblica utilità: tesina
Espropriazione per pubblica utilità e le strade: tesina di maturità. I collegamenti per l'Istituto Tecnico Geometra sono: estimo, topografia, diritto, costruzioni e tecnologia delle costruzioni (27 pagine formato doc)
ESPROPRIAZIONE PER PUBBLICA UTILITA': TESINA
Espropri e strade.
Materie interessate: Estimo, Topografia, Diritto, Costruzioni, Tecnologia delle costruzioni.
Espropriazioni per causa di pubblica utilità
L’espropriazione è la privazione forzata del diritto di proprietà o di altro diritto reale, fatta per motivi di pubblico e generale interesse.
L’articolo 42 della Costituzione della Repubblica italiana dichiara che la proprietà privata pur essendo legalmente riconosciuta, può essere, nei limiti previsti dalla legge, e salvo indennizzo, espropriata per motivi d’interesse generale.
Espropriazione per pubblica utilità, estimo: tesina
TESINE MATURITA' GEOMETRA SVOLTE
Questi concetti sono ripresi dal codice civile, l’articolo 834 recita: “ Nessuno può essere privato in tutto o in parte dei beni di sua proprietà, se non per causa di pubblico interesse, legalmente dichiarato, e contro il pagamento di una giusta indennità. Le norme relative all’espropriazione per causa di pubblico interesse sono determinate da leggi speciali”.
Il provvedimento di espropriazione, dunque, produce l’effetto di cambiare il titolare del diritto di proprietà sul bene: l’ente pubblico subentra al privato.
Il “testo unico sugli espropri” è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 16 agosto 2001, il legislatore ha provveduto al riordino delle disposizioni di più di un secolo di normativa in tema di espropriazioni, riassumendole in 59 articoli, creando un sistema applicabile in ogni caso.
La prima legge dello Stato italiano in materia di espropriazione è la legge 25/6/1865 n.
Tesina sull'espropriazione per pubblica utilità, estimo
ESPROPRIAZIONE PER PUBBLICA UTILITA': PROCEDURA
L’oggetto della dichiarazione di pubblica utilità deve essere un’opera precisa, concreta e fattibile, risultante da un progetto presentato da un soggetto che si presta a realizzarla in un determinato tempo, mentre la dichiarazione viene pronunciata per legge, per decreto del presidente della Repubblica, per decreto ministeriale o per decreto prefettizio.
I soggetti dell’esproprio sono: l’espropriante, che è lo stesso esecutore dell’opera (può essere un Ente pubblico, lo Stato o un privato) e l’espropriato, rappresentato il più delle volte da un privato, ma può anche essere un Ente pubblico o lo Stato.
L’oggetto dell’espropriazione può essere qualsiasi bene (mobile o immobile, materiale o immateriale; solitamente si tratta di un bene immobile, un fondo rustico o urbano), che risulta essere necessario per la realizzazione dell’opera di pubblica utilità.
All’espropriato spetta un’indennità, cioè una somma di denaro che gli deve essere pagata dall’ente espropriante, calcolata secondo criteri stabiliti dalla legge.
L’indennizzo deve essere un “serio ristoro”, deve ricompensare con valore effettivo e non solo nominale, al valore economico del bene deve essere attribuito un peso importante, anche se non unico e decisivo.