La Grande Bellezza: mappa concettuale
Mappa concettuale con tutti i collegamenti tra le materie per svolgere una tesina sulla "Grande Bellezza", film di Paolo Sorrentino (2 pagine formato doc)
LA GRANDE BELLEZZA: MAPPA CONCETTUALE
La Grande Bellezza: la mappa concettuale - Ho scelto di incentrare il mio percorso sulla “Grande Bellezza”,partendo proprio dall’omonimo film di Paolo Sorrentino,vincitore dell’Oscar come miglior film straniero.
Nonostante questo film abbia subìto diverse critiche,credo che il regista voglia far emergere come la vera bellezza non risieda nella mondanità,ma“nell’odore delle case dei vecchi”,come dice lo stesso protagonista in apertura. Seppur lontano secoli da noi,il film sembra riprendere il tono raffinato del Satyricon di Petronio che,non a caso,fu definito da Tacito “Arbiter Elegantiae”;basti pensare al protagonista,Encolpio,un amante della bella vita,proprio come Jep Gambardella.Tesina maturità sulla Grande bellezza
LA GRANDE BELLEZZA: TESINA COLLEGAMENTI
Il circolo della mondanità appare oggi come un modello di vita perfetta,vissuta sempre all’insegna delle emozioni e del piacere; tuttavia,al di là delle apparenze,questa vita “estetica” è condannata alla noia e alla disperazione,come sottolinea Kierkegaard nella sua opera “Aut-aut”.
Perciò potremmo dire che questi personaggi,tanto ammirati e venerati,non sono altro che delle maschere dietro alle quali si nascondono persone fragili,vittime del piacere:è questo l’aspetto che lega,a mio parere,la poetica di Pirandello al film, in quanto ciascuno tenta di costruirsi una maschera che non rispecchia la sua personalità,pur di apparire felice agli occhi degli altri.La realtà sembra dire altro,ma non credo che attraverso una maschera il mondo possa cambiare. Sembriamo vinti dalla società,siamo vittime dell’abitudine. E’ proprio questo il problema:non c’è più nulla in grado di stupirci,di meravigliarci!
Affermava l’autore anonimo del Sublime,vissuto nell’antica Grecia ma tuttora attuale, “sublime” non è un corpo perfetto bensì qualcosa che sia in grado di provocare stupore e meraviglia in chi la osserva.Ed è su questa concezione che si fonda la pittura di Jaques Louis David,il quale esalta nei suoi dipinti gli eroi che si sono sacrificati per la loro patria;basti pensare a “La morte di Marat”,eroe della rivoluzione francese raffigurato morto all’interno di una vasca,dove era costretto a trascorrere larga parte del suo tempo,a causa della psoriasi.
Tema sul concetto di bellezza
MAPPA CONCETTUALE SULLA BELLEZZA
La posizione assunta da Marat,secondo i critici,riprende il Cristo de “La Pietà” di Michelangelo perché,così come Cristo,anche Marat è morto per il bene del proprio popolo.
Vorrei citare un verso del libro “Odio gli indifferenti”,quando Gramsci dice sostanzialmente che tutti sono bravi a piagnucolare per le condizioni in cui versano,ma nessuno si domanda se il suo è stato un comportamento corretto o meno. Allora mi chiedo,perché non iniziamo a domandarci cosa potremmo fare per migliorare questo mondo?? Perché,ad esempio non ricercare la bellezza nella storia? Potrebbe essere un paradosso,ma mi piace vedere nella Resistenza Italiana una delle più alte forme di bellezza. Mi ha colpito molto una citazione di Peppino Impastato,secondo cui “Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà. All’esistenza di orrendi palazzi sorti all’improvviso, con tutto il loro squallore, da operazioni speculative, ci si abitua con pronta facilità, si mettono le tendine alle finestre, le piante sul davanzale, e presto ci si dimentica di come erano quei luoghi prima, ed ogni cosa, per il solo fatto che è così, pare dover essere così da sempre e per sempre.