Infinito: percorso multidisciplinare
Percorso multidisciplinare sul tema dell'infinito che collega le seguenti materie: italiano, geografia, storia, filosofia, inglese, fisica e matematica (30 pagine formato pdf)
INFINITO: PERCORSO MULTIDISCIPLINARE
Italiano.
La ricerca dell'infinito in Leopardi e l'infinito come assoluto in Ungaretti e Montale. La ricerca dell'infinito in Leopardi. La realtà vissuta per Leopardi, è infelicità e noia, perché offre solo piaceri finiti e perciò deludenti. Uno dei punti centrali della poetica leopardiana è costituito dall’idea di "infinito"; con esso s’intende tutto ciò che è illimitato, dunque una dimensione radicalmente opposta a quella umana, caratterizzata proprio da un'insuperabile finitezza. L’infinito allora coincide con la tensione che l’uomo ha in sé verso la felicità: egli infatti ricerca il piacere in un numero sempre crescente di sensazioni, nella speranza vana della sua completezza. La natura, però, pone dei limiti al raggiungimento di tale stato, e così interviene l’immaginazione, che ha come attività principale la raffigurazione del piacere. Essa costituisce la compensazione alla realtà, ciò che costruisce una realtà parallela in cui tutto è vago e indefinito.Infinito: tesina di maturità
TESINA INFINITO LICEO SCIENTIFICO
Si viene a creare in Leopardi una “teoria della visione” caratterizzata del fatto che la vista è impedita da un ostacolo, una siepe, una finestra, quindi in luogo della vista lavora l’immaginazione e, il fantastico occupa il posto del reale. Sul piano delle immagini, l’idea dell’infinito orienta la poesia leopardiana verso la visione degli spazi celesti, di astri e mondi in esso presenti. Ma essa esercita una considerevole influenza anche sul piano stilistico, inducendo ad un uso massiccio di quei termini "vaghi" e "indefiniti" a cui Leopardi attestava la particolare poeticità; quanto più larga e tendenzialmente illimitata è infatti la visione, tanto meno precise e determinate devono essere le parole impiegate per esprimerla. Va però detto che al cospetto dell’infinito l’uomo è costretto anche a prendere amara coscienza della propria inadeguatezza; creatura finita per eccellenza, egli potrà, infatti, solo intuire, ma mai compiutamente razionalizzare ed esprimere l’illimitatezza di ciò che è infinito.
Tesina di maturità sull'infinito
TESINA SULL'INFINITO STORIA
Alla sua portata è al più l’ "indefinito", ovvero una pallida controfigura umana di quell’infinità sempre sfuggente. Ciò spiega perché anche in questo caso il poeta prova quel misto di piacere e angoscia così caratteristico del suo rapporto col mondo.
L’infinito viene composto da Leopardi a Recanati nel 1819 e pubblicato per la prima volta nel periodico “nuovo Ricoglitore”, nel 1825, infine pubblicato nei “Canti” nel 1831. La struttura del componimento presenta una costruzione basata soprattutto sul gioco della simmetria. Le due parti in cui è diviso l’idillio, entrambe di sette versi e mezzo, esordiscono con una sensazione da cui scaturisce l’immaginazione, seguita poi da un moto dell’animo: così, alla vista della siepe si oppone il rumore del vento, allo smarrimento si ha la dolcezza del naufragio.