Tesina maturità sull'inquietudine, l'insoddisfazione e la ricerca di sé

Tesina di maturità inquietudine, l'insoddisfazione e la ricerca di sè che permette di collegare le seguenti materie: storia, diritto, letteratura italiana, economia, igiene, scienza degli alimenti ed economia delle Comunità (25 pagine formato doc)

Appunto di mariaeschini88

TESINA MATURITA' INQUIETUDINE

Storia: dopo la prima guerra mondiale.

La fine della Prima Guerra mondiale segnò anche la fine dell’egemonia europea sul mondo, essa aveva raggiunto il culmine nel primo ‘900 e adesso passava la sua leadership dei Paesi industrializzati, agli Stati Uniti d’America.
Nel 1918 le economie, stremate, stentavano a riprendersi, la guerra aveva provocato milioni di vittime e modificato la geografia politica dell’Europa. Ogni paese coinvolto aveva impegnato tutte le sue risorse per sostenere il conflitto, le industrie dovevano essere riconvertite, dalla produzione di armamenti alla produzione di ordinari beni di consumo.
I trattati di pace siglati dopo la conferenza di Parigi, scontentarono sia vincitori che vinti.
Pochi si illudevano che gli accordi imposti ai paesi sconfitti potessero aprire una nuova era di pace e sicurezza.  Nella prima metà degli anni venti tutti gli avvenimenti politici sono il riflesso del caos prodotto dalla Grande Guerra.

Inquietudine e crisi esistenziale tra 800 e 900: tesina

TESINA SULL'INSODDISFAZIONE UMANA

Il mondo era incapace di stabilizzarsi su nuove basi: l’Inghilterra era in declino, la Francia temeva una ripresa dell’imperialismo tedesco e dal canto suo la Germania interpretò le clausole della Pace di Versailles come un diktat volto a marginare il suo ruolo tra le grandi potenze. Il secondo conflitto mondiale fu la conseguenza di grandi tensioni provocate da tale pace punitiva, dalla fine dell’impero ottomano e dalla dissoluzione dell’impero austro-ungarico con la nascita di nuovi Stati Nazionali come la Polonia, la Cecoslovacchia e la Jugoslavia.
In Italia il mancato accoglimento delle pretese sulla Dalmazia e sui Balcani suscitò il mito della “vittoria mutilata” che portò Gabriele D’Annunzio ad occupare fiume il 12 settembre 1919. La situazione interna si stava complicando per la pesante crisi economica; la piccola e media borghesia, per la forte inflazione, avevano perso ogni risparmio, i piccoli proprietari terrieri e i braccianti lavoravano duramente per una magra ricompensa. Sul piano finanziario si era rafforzata la grande borghesia capitalistica. Il proletariato industriale organizzato nei sindacati era riuscito ad ottenere miglioramenti salariali.

L'uomo e la ricerca: tesina di maturità

L'INSODDISFAZIONE DELL'UOMO: TESINA

In campo politico con la continua ascesa socialista si creavano tensioni tra riformisti, massimalisti, che propendevano per il programma massimo della rivoluzione, e i comunisti che si proclamarono partito nel 1921. La Chiesa acconsenti alla formazione del Partito Popolare Italiano (PPI), partito cattolico democratico diretto da Don Luigi Sturzo.

Il 23 marzo 1919 si andava formando un nuovo movimento che incarnava il malcontento della borghesia, esso prendeva il nome di “Fasci di combattimento” ed era sostenuto da Benito Mussolini. Si andava così evidenziando la crisi del liberalismo;  dal 1919 al 1920 si susseguirono tre diversi governi, Orlando, Nitti e Giolitti, toccò proprio a quest’ultimo superare la difficile fase del Biennio rosso e stipulare il Trattato di Rapallo.

Angoscia e nevrosi dell'uomo moderno: tesina

L'INQUIETUDINE: TESINA

Il successo del fascismo va ricercato nella delusione che l’Italia ebbe dal trattato di Versailles, insieme alle difficili condizioni in cui si trovava la nazione. Tale movimento voleva farsi interprete delle aspirazioni dei reduci, il cui inserimento nella vita civile era stato particolarmente difficile a causa del cambiamento delle condizioni economico sociali, attingendo così consensi nelle fasce di ex combattenti delusi, soprattutto della piccola borghesia che al tempo della guerra era stata “riserva” di ufficiali di complemento.