Il lavoro rende liberi: tesina di maturità

Il lavoro trasformato in alienante e disumanizzante. Tesina di maturità dal titolo "Il lavoro rende liberi" (12 pagine formato doc)

Appunto di dinoch94

IL LAVORO RENDE LIBERI: TESINA DI MATURITA'

Il lavoro rende liberi.

Al  termine del mio ciclo di studi, ho voluto realizzare un percorso multidisciplinare in cui la parola chiave è il lavoro. Purtroppo, nell’attuale contesto di crisi economica, soprattutto per noi giovani, questo sta diventando sempre più un miraggio. Capita sempre più spesso, infatti, che molti giovani pur avendo un diploma o addirittura un titolo universitario stentino ad occupare una condizione stabile , nonostante proprio il lavoro sia uno dei fondamenti della nostra società.
L’articolo 1 della Costituzione italiana sancisce : “L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro …”. Il lavoro vi è assunto, cioè, come valore costituzionale essenziale.
La Costituzione ne riconosce, ne tutela e ne indirizza: il valore economico (il lavoro inteso come mezzo di soddisfazione dei bisogni umani) negli articoli da 35 a 40; il valore sociale (il lavoro inteso come ambito nel quale contribuire al bene comune e ottenere un riconoscimento sociale) nell’articolo 4, che sancisce il diritto/dovere al lavoro; il valore personale (inteso come spazio per la valorizzazione del talento individuale e per la realizzazione personale) ancora nell’articolo 4 che tutela le scelte del lavoratore e la sua elevazione formativa e professionale.

Tesina sul lavoro

TESINA IL LAVORO

Il lavoro è dunque il fondamento del nostro vivere civile, della realizzazione personale di ciascuno di noi, la fonte principale per la soddisfazione dei nostri bisogni.  Il lavoro ci ha reso liberi e attori principali nel gestire il nostro percorso di auto-determinazione individuale e collettiva. Ci ha permesso di avere un’esistenza dignitosa e per questi motivi i temi del lavoro sono stati e sono tra i temi più sensibili ,poiché riguardano le condizioni di vita materiale di milioni di uomini, donne, giovani o adulti.
Karl Marx,tra i filosofi maggiormente influenti sul piano politico, filosofico ed economico nella storia del Novecento, ne “L’ideologia tedesca” , afferma : “Si possono distinguere gli uomini dagli animali per la coscienza, per la religione, per tutto ciò che si vuole; ma essi cominciarono a distinguersi dagli animali allorché cominciarono a produrre i loro mezzi di sussistenza, un progresso che è condizionato dalla loro organizzazione fisica. Producendo i loro mezzi di sussistenza, gli uomini producono indirettamente la loro stessa vita materiale. Il modo in cui gli uomini producono i loro mezzi di sussistenza dipende prima di tutto dalla natura dei mezzi di sussistenza che essi trovano e che debbono riprodurre. Questo modo di produzione non si deve giudicare solo in quanto è la riproduzione dell’esistenza fisica degli individui; anzi esso è già un modo determinato dall’attività di questi individui, un modo determinato di estrinsecare la loro vita, un modo di vita determinato. Come gli individui esternano la loro vita, cosí essi sono. Ciò che essi sono coincide dunque con la loro produzione, tanto con ciò che producono quanto col modo come producono. Ciò che gli individui sono dipende dunque dalle condizioni materiali della loro produzione”.
E ancora: ” Ma il vivere implica prima di tutto il mangiare e bere, l’abitazione, il vestire e altro ancora. La prima azione storica è dunque la creazione dei mezzi per soddisfare questi bisogni, la produzione della vita materiale stessa, e questa è precisamente un’azione storica, una condizione fondamentale di qualsiasi storia, che ancora oggi, come millenni addietro deve essere compiuta ogni giorno e ogni ora semplicemente per mantenere in vita gli uomini”.
Per Marx quindi alla base della storia vi è il lavoro,che egli intende come creatore di civiltà e di cultura e come ciò attraverso cui l’uomo si rende tale,emergendo dall’animalità primitiva e distinguendosi dagli altri esseri viventi.
Il lavoro però non è stato in tutte le epoche strumento di realizzazione dell’uomo, non ha avuto sempre una valenza così positiva e costruttiva ed è proprio su questo che verterà la mia relazione.

Tesina di maturità sul lavoro

IL LAVORO RENDE LIBERI: SIGNIFICATO

Le parole “il lavoro rende liberi”,che ho utilizzato come titolo, campeggiano ancora oggi sull’entrata principale del lager tedesco di Auschwitz. Nella lingua germanica la frase diventa “Arbeit macht frei”. Si tratta di una specie di beffa che veniva fatta ai danni dei poveri prigionieri ebrei i quali proprio attraverso gli stenti e i lavori forzati del lager avrebbero conquistato la libertà definitiva ,la morte. Un tipo di lavoro quindi coatto,costrittivo,lontano da essere strumento di emancipazione e soddisfazione personale. Un tipo di lavoro che si è venuto a realizzare spesso nell’ambito delle varie rivoluzioni industriali che si sono succedute dal ‘700 al ‘900. Qui, infatti, il lavoro non fu vissuto come qualcosa di liberatorio che realizzava la persona umana, ma come qualcosa che invece alienava la persona stessa rendendola schiava delle macchine e del capitale.
Per concludere questa breve introduzione il mio augurio va a tutti coloro che lasceranno la scuola quest’anno affinché possano davvero realizzare se stessi in un lavoro stimolante e creativo.