Tesina sulla concezione della realtà tra l'800 e il 900

Concezione della realtà: tesina di maturità svolta per il liceo. Collegamenti con le seguenti materie: filosofia, letteratura italiana, letteratura inglese, storia dell'arte e fisica (16 pagine formato doc)

TESINA SULLA CONCEZIONE DELLA REALTA' TRA L'800 E IL 900

La nuova concezione della realtà tra 800 e 900
Indice.
Mappa concettuale
Introduzione
Filosofia: Bergson e la concezione del tempo
Letteratura italiana: Svevo e "La coscienza di Zeno"
Letteratura inglese: Joyce e "Dubliners"; Woolf e "Mrs Dalloway"
Storia dell'arte: Pablo Picasso e "Les demoiselles d'Avignon"
Fisica: la crisi del meccanicismo e la teoria elettromagnetica di Maxwell
Bergson: Il tempo omogeneo e la durata reale; Il corpo, la memoria e la percezione
Analisi dell'opera "Les demoiselles d'Avignon" di Pablo Picasso.

Distorsione della realtà: tesina di maturità


CONCETTO DI REALTA'

La nuova concezione della realtà tra 800 e 900.

Il filosofo francese Bergson fu tra i primi a mettere in crisi il paradigma positivista: egli non vede più la realtà sotto le leggi meccaniche e sotto le coordinate spazio-temporali della fisica, ma intende il reale come una proiezione del soggetto e della sua coscienza.
La realtà è dunque inserita in una dimensione di vissuto poiché la coscienza e la “base del cono” sono costituiti dal ricordo di esperienze vissute: perde così il suo carattere di elemento oggettivo sottoponibile ad un’unica interpretazione ma diviene legata alla prospettiva del singolo.

Tesina di maturità sulla linea sottile tra finzione e realtà


LA PERCEZIONE DELLA REALTA'

Questa centralità del tema della realtà in rapporto alla coscienza, da cui essa viene a definirsi, è tradotto in ambito letterario da una radicale innovazione sia per quanto riguarda le strutture narrative (Svevo introduce il monologo, dove la narrazione procede secondo analogie e schemi caratteristici della coscienza: Joyce e la Woolf introducono lo strema of consciousness) sia dal punto di vista tematico (vengono introdotte tematiche legate all’inconscio e a una dimensione più interiore del singolo). In generale la realtà di Zeno o dei Dubliners o di Mrs Dalloway non è altro che un quid determinato dalla loro stessa coscienza, dalla loro “malattia”, nevrosi e paralisi.
In ambito artistico la crisi del positivismo si traduce in una negazione delle coordinate cartesiane spazio-temporali con l’introduzione della “quarta dimensione” e di una rappresentazione dell’oggetto che non è più quello visto ma quello conosciuto e pensato (nel cubismo si attua infatti una scomposizione dell’immagine attraverso una simultaneità di rappresentazione di vari elementi strutturali dell’oggetto e prospettive diverse dello stesso).

Apparenza e realtà: tesina maturità


PERCEZIONE DELLA REALTA', PSICOLOGIA

In ambito scientifico la crisi del modello positivista introduce nuove ipotesi scientifiche difficilmente inquadrabili nel modello meccanicista dell’Ottocento e che ne determinano una prima crisi: infatti la nuova interpretazione elettromagnetica del reale, operata da Maxwell attraverso quattro leggi fondamentali, non riesce ad inserirsi nel precedente modello meccanicista.
•    Nel “Saggio sui dati immediati della coscienza” il filosofo francese Bergson mette a confronto la concezione spazializzata del tempo e della durata propria delle scienze positive con la durata reale.
Bergson individua due forme di molteplicità a cui sono riferite due forme di durata cha a loro volta fanno riferimento a due aspetti e due dimensioni di vita cosciente (“io superficiale” e “io fondamentale”).