La pace nel mondo
La mia tesina è basata sulla pace nel mondo. Parte dal colonialismo, insieme a Gandhi, poi si collega con Bob Dylan e con la canzone Blowing the wind. Dopo parla dell'India e dell'alimentazione e dei problemi di questo paese. Infine ci sono il carbone e l'energia. (10 pagine formato doc)
L’Europa nel 1800 visse una nuova evoluzione sul piano industriale, e questo forte sviluppo comportò un aumento di merci e prodotti grazie anche alla facilità del trasporto delle stesse.
Si ristabilì allora il protezionismo, cioè l’instaurazione di dazi e dogane sui prodotti importati in modo che risultassero più cari di quelli locali e quindi meno vendibili.
Questo inasprì però i rapporti fra i vari Stati, che reagirono aumentando l’orgoglio di appartenere al proprio Paese facendo nascere così il nazionalismo.
L’aumento della produzione industriale spinse gli Stati europei a trovare nuovi mercati esteri dove vendere le proprie merci e trovare materie prime a basso costo.
Così Belgio, Inghilterra, Francia, Germania, e in seguito anche l’Italia ricorsero all’uso della violenza per crearsi un proprio impero coloniale nelle zone più povere del mondo, come Africa e Asia, che erano territori facili da conquistare perché la maggior parte della popolazione era divisa in piccole tribù deboli e spesso in conflitto tra loro.
I primi stati colonizzatori furono Francia e Inghilterra, quest’ultima si espanse in India, in Sud-Africa e in Egitto.
India: COLONIA BRITANNICA
L'India fu l'orgoglio dell'Impero britannico, un subcontinente che per più di 150 anni fu un vasto mercato per i prodotti britannici e un inesauribile fornitore di materie prime, a vantaggio del potente sistema commerciale e industriale della madre patria.
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Si arrivò quindi ad un esubero di merci che non si riuscivano più a vendere nei propri paesi. Iniziò quindi una grave crisi economica che duro sino al 1896 circa.Si ristabilì allora il protezionismo, cioè l’instaurazione di dazi e dogane sui prodotti importati in modo che risultassero più cari di quelli locali e quindi meno vendibili.
Questo inasprì però i rapporti fra i vari Stati, che reagirono aumentando l’orgoglio di appartenere al proprio Paese facendo nascere così il nazionalismo.
L’aumento della produzione industriale spinse gli Stati europei a trovare nuovi mercati esteri dove vendere le proprie merci e trovare materie prime a basso costo.
Così Belgio, Inghilterra, Francia, Germania, e in seguito anche l’Italia ricorsero all’uso della violenza per crearsi un proprio impero coloniale nelle zone più povere del mondo, come Africa e Asia, che erano territori facili da conquistare perché la maggior parte della popolazione era divisa in piccole tribù deboli e spesso in conflitto tra loro.
I primi stati colonizzatori furono Francia e Inghilterra, quest’ultima si espanse in India, in Sud-Africa e in Egitto.
India: COLONIA BRITANNICA
L'India fu l'orgoglio dell'Impero britannico, un subcontinente che per più di 150 anni fu un vasto mercato per i prodotti britannici e un inesauribile fornitore di materie prime, a vantaggio del potente sistema commerciale e industriale della madre patria.
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