La resistenza italiana: tesina
Tesina sulla resistenza italiana e nel resto dell'Europa (11 pagine formato doc)
LA RESISTENZA ITALIANA: TESINA
La resistenza in Europa. Cosa è la resistenza: Cosa è la Resistenza? Se si va a cercare su vocabolario italiano la voce resistenza si trovano almeno una decina di definizioni diverse, ognuna legata ad diverso campo (scientifico, fisico, militare,…).
Comunque tutte hanno un fattore in comune: la resistenza è un fenomeno che si oppone ad un altro fenomeno, sia quest’ultimo una corrente che tende a scorrere, il moto di un punto materiale, la tendenza di un tessuto a lacerarsi, o la dominazione opprimente di un regime tiranno. È questa la resistenza che si è sviluppata con l’avvento del nazifascismo, e che vogliamo studiare, nella sua unicità e nelle sue diverse forme.LA RESISTENZA PARTIGIANA
La Resistenza è stato un fattore unificante in Europa, contro il nazifascismo.
Però non bisogna pensare che sia stata uguale in ogni paese. Possiamo fare una prima distinzione tra paesi sotto il regime fascista (Italia, Germania e Austria), paesi con democrazie parlamentari occidentali (Norvegia, Danimarca, Belgio, Olanda, Francia e Cecoslovacchia), paesi che lottarono per la difesa della loro identità nazionale (Polonia e gli stati baltici), l’URSS, la Jugoslavia e la Grecia. Anche all’interno di questa prima suddivisione ci sono molte differenze. L’obiettivo comune a tutti i paesi è la liberazione dagli invasori e dai loro affiliati. Però molti sono gli obiettivi diversi, perché sono diverse le condizioni di ogni paese, anche tra gli Alleati. Un esempio lampante viene dalla Russia e dagli anglo-americani. La Russia aveva degli interessi nei confronti dei paesi dell’est Europa: la lotta per l’indipendenza della Lituania finirà nel 1952, mentre quella per l’indipendenza ucraina nel 1957, quando il conflitto mondiale era terminato da molti anni. Gli anglo-americani, invece, lasciano molte libertà a tutti i tipi di Resistenza, tranne a quella della Grecia, che era controllata dai comunisti. Con loro la guerra finirà nel 1949.La Resistenza: tesina
LA RESISTENZA ITALIANA NELLA SECONDA GUERRA MONDIALE
La resistenza nei paesi sotto il regime nazi-fascista. Italia. La Resistenza che ci riguarda più da vicino è quella italiana. Questa si può dividere in due momenti. Infatti prima della caduta di Mussolini i partiti democratici mettono in atto una lotta legale, sperando che siano rispettate le garanzie costituzionali. I partiti che vengono sciolti dal regime emigrano in Francia, si ricostituiscono e agiscono ancora nella legalità. Si crea il Movimento di Giustizia e Libertà, che, però, non dà subito risultati efficaci, anche se propone un’azione insurrezionale immediata e radicale. Il motivo del suo iniziale fallimento sta nella sua clandestinità: il Movimento è poco diffuso e conosciuto tra la popolazione. La guerra in Spagna è un’occasione per il suo sviluppo. Infatti Mussolini entra in guerra a favore del generale Franco, e Rosselli, leader importante del Movimento, crede che al di là dei Pirenei si stia decidendo la sorte del duce. Egli, aiutando chi si batte per la repubblica, vuole sconfiggere Franco e, con lui, Mussolini. Purtroppo, prima di vedere la fine del fascismo, viene ucciso con il fratello da uomini del regime.
Resistenza in Italia: tesina
TESINA MATURITA' RESISTENZA COLLEGAMENTI
Dopo l’8 Settembre 1943 le cose cambiano in Italia. Questo è dovuto anche al fatto che, con la caduta di Mussolini, coloro che ci erano alleati, i tedeschi, diventano nemici. Il movimento di Resistenza si fa più forte adesso che il paese è occupato da un popolo invasore. Ora tutti i sentimenti di unità nazionale esplodono con forza. Il Partito Comunista e il Partito d’Azione sono, da sempre, abituati alla clandestinità, quindi sono loro i più adatti in questa nuova situazione a formare un gruppo di Resistenza efficace.