Tesina maturità sull'illusione
Percorso multidisciplinare per la maturità sul tema dell'illusione (12 pagine formato doc)
ILLUSIONE TESINA: INTRODUZIONE
Percorso interdisciplinare
Italiano
Foscolo: Filosofia delle Illusioni
Leopardi: Evoluzione del pensiero leopardiano
Pirandello: Contrapposizione vita-forma; POETICA DELL’UMORISMO
Filosofia
Schopenhauer: La vita come volontà; pessimismo metafisico
Nietzsche: Spirito apollineo, spirito dionisiaco; la “morte di Dio” e il nichilismo
Marx: Alienazione religiosa
Latino
Lucrezio: L’illusione della “religio”
Seneca: L’utopia politica del De Clementia
Tacito: Analisi della figura di Nerone negli “Annales”
Greco
Sofocle: l’illusione di Antigone
Isocrate: l’utopia politica
Storia
Prima guerra mondiale: l’illusione di una guerra lampo; mire espansionistiche dell’Italia
Arte
René Magritte: impossibilità di distinguere la realtà dalla finzione
Inglese
Blake: The illusion of happiness
Orwell: Distopia
Fisica
Analisi del fenomeno dell’illusione ottica
Tesina di maturità sull'illusione tra realtà e apparenza
TESINA MATURITA' ILLUSIONE E REALTA'
Il tema dell’illusione si apre nella letteratura italiana con l’opera di Foscolo che elabora la cosiddetta filosofia delle illusioni per la quale, la patria, la poesia, l’amore non sono altre che illusioni che, però danno un valore all’intera esistenza e contribuiscono alla convinzione che vi sia poi qualcosa per cui valga la pena di vivere: sono esse dunque che ci permettono di sopravvivere.
Lo stesso tema sarà poi ripreso da Giacomo Leopardi.
Tesina di maturità sull'illusione
TESINA SULL'ILLUSIONE LICEO LINGUISTICO
Per Leopardi ogni essere è stimolato per natura ad un continuo desiderio di piacere. Tuttavia, il piacere a cui l’uomo aspira è sempre superiore a quello effettivamente conseguibile. Il piacere è, dunque, un’illusione negativa, fragile, momentanea, esso consiste in una breve interruzione del dolore. La causa dell’infelicità umana è, dunque, ora indicata nel rapporto tra il bisogno dell’individuo di essere felice e la possibilità di oggettivo soddisfacimento. Queste riflessioni comportano dunque una redifinizione del concetto stesso di natura. Se essa nella prima fase veniva considerata un’entità positiva, non tanto perché rendesse gli uomini effettivamente infelici quanto piuttosto perché cercava di munirli con delle solide illusioni; ora, invece, la responsabilità dell’infelicità dell’uomo è fatta ricadere interamente sulla natura la quale ha creato l’uomo determinando in esso la tendenza al piacere.