Tesina di maturità sulla follia
Tesina di maturità sulla follia: percorso multidisciplinare per liceo linguistico (20 pagine formato doc)
TESINA DI MATURITA' SULLA FOLLIA
Indice: Introduzione, letteratura italiana - Luigi Pirandello, storia - Hitler, storia dell'arte - Van Gogh, francese - Flaubert, inglese - Virginia Woolf, spagnolo - Don Quijote, bibliografia e sitografia.
Tesina svolta sulla follia
INTRODUZIONE TESINA SULLA FOLLIA
FOLLIA : TUTTA UN’ALTRA REALTA’
Il folle non è affatto visto come colui che manifesta la propria personalità, ma come un individuo da isolare, e viene posto ai margini della società.
A mio parere questa visione della follia è totalmente sbagliata, basta prendere in considerazione artisti e intellettuali dello scorso secolo, come:
Van Gogh, che in seguito a un attacco di follia si tagliò il lobo dell’orecchio destro.
Virginia Wolf, di cui è stata accertata la malattia mentale, per capire che il fole può esprimere una realtà che agli occhi di persone “normali” può apparire
“distorta”.
In ambito letterario Luigi Pirandello analizzò il tema della follia sotto molti aspetti, e non a caso sua moglie soffriva di “malattia mentale”, e riuscì a capire e ad analizzare il ruolo del folle come l’unico capace di capire la funzione delle maschere.
Ma perché non considerare una “follia umana” anche la vicenda dell’antisemitismo di Hitler? Come ha potuto una sola persona far mobilitare l’intera massa e far uccidere milioni di persone con la sola colpa di appartenere alla cultura ebrea e rom?
Tesina maturità sulla follia
TESINA SULLA FOLLIA, LICEO LINGUISTICO
LETTERATUTA ITALIANA: Luigi Pirandello.
Egli considera la vita un continuo fluire, senza ragione e senza scopo. Perché quest’ultima assuma valore e consistenza, deve in qualche modo rientrare in una “forma”. Per Pirandello, “la vita” è istinto, sentimento, fantasia, una sorta di flusso interiore mutevole e vario, mentre per “forma”, egli intende quella morale comune a cui sono soggetti tutti gli individui, nonché tutte quelle convenzioni sociali e finzioni che ci creiamo.Se la vita è un perenne e magmatico fluire, se la realtà è così multiforme e inafferrabile, è facile capire che l’uomo non può illudersi di avere strumenti per conoscerla e dominarla. Ogni immagine del mondo esterno che l’uomo cerca di darsi è opinabile: se va bene per lui, non può certo essere condivisa da altri che, osservando il tutto con occhi diversi, se ne creano una propria.
Per vivere all’interno di una società l’uomo, deve indossare una “maschera” anzi diverse maschere, a seconda dei ruoli e\o delle circostanze in cui si trova, e nel momento in cui l’individuo vuole uscire dalla “maschera” e vuole tornare in questo “magma” viene considerato un folle.
Tesina sulla follia: mattia o privilegio
TESINA SVOLTA SULLA FOLLIA
La follia è il gran tema che percorre tutta l’opera pirandelliana. Non lesse direttamente gli studi di Freud, ma la sua opera è piena di richiami al mondo della follia, dell’inconscio, del sogno.
Pirandello inizia a riflettere sulla pazzia in seguito a delle crisi della moglie, ma le formulazioni scientifiche di Freud diventano il suo punto di partenza per esplorare quella crisi d’identità che qualsiasi evento può scatenare e che è uno dei temi fondamentali della sua produzione. Nelle sue opere il tema della follia è legato all’idea per cui la personalità degli uomini non è una, ma molteplici; ed i suoi personaggi si sdoppiano, sono dissociati e contemporaneamente uno, nessuno e centomila.
La sua vita ufficiale risulta regolare e ordinata, ma il suo mondo interiore intrinseco di conflitti e lacerazioni. In tutta la sua opera è presente il tema della coscienza come lacerazione, labirinto e tragedia, che porta ad un’incomprensione tra l’individuo e gli altri.