Tesina di maturità sullo sport

Tesina di maturità sullo sport con mappa concettuale: sport e fascismo, Umberto Saba e le poesie sullo sport, le società sportive come imprese, grafici aziendali, contratto di sponsorizzazione, gestione delle organizzazioni con i database, sistema informativo del personale, derivate di una funzione in un punto ed esempio pendenza montagna (24 pagine formato doc)

Appunto di alessiamantovanife

TESINA MATURITA' SPORT

Sport e Fascismo, Umberto Saba e le poesie sullo sport, le società sportive come imprese, grafici aziendali, il contratto di sponsorizzazione, la gestione delle organizzazioni con i Database, Sistema informativo del personale, le derivate di una funzione in un punto, esempio pendenza montagna.

Tesina maturità: lo sport tra unione e passione


TESINA SULLO SPORT LICEO LINGUISTICO

Prefazione.

La mia tesi si basa sullo sport, ovvero la mia PASSIONE.
Lo sport mi ha sempre interessato, tanto che pratico pattinaggio artistico dall’età di 6 anni. Mi piace soprattutto per le emozioni che si provano durante una competizione o un’esibizione e all’interno della propria squadra. Quando pattino, mi sento libera da tutti i pensieri, riesco a scaricare tutte le tensioni e lo stress accumulato. Inoltre, ritengo che tramite lo sport si arrivi sia al benessere fisico sia al benessere psichico. L’esempio che seguo fin da quando ho messo per la prima volta i pattini è Carolina Kostner, sia per le sue performance sul ghiaccio, sia per il suo approccio con lo sport. Carolina, dopo i brutti risultati ottenuti al Campionato Italiano del 2009, voleva ritirarsi dalla carriera sportiva perché non avrebbe partecipato alle olimpiadi di Vancouver l’anno successivo. Dopo vari incoraggiamenti ha ripreso e continua tutt’ora. Questo mi ha insegnato molto e mi ha incoraggiata a riprendere il mio sport dopo 4 anni di fermo per problemi alle ginocchia. Gabriella Dorio, un’ex atleta campionessa olimpionica italiana dell’atletica leggera, sostiene: “Praticare uno sport non deve fondarsi sull'idea del successo, bensì sull'idea di dare il meglio di sé”. Sono totalmente d’accordo con lei perché secondo me la cosa più importante quando si affronta una gara, non è sedersi sugli allori per un buon risultato, ma partire dal risultato ottenuto per puntare ancora più in alto alle successive competizioni.

Tesina maturità sullo sport


LO SPORT NEL PERIODO DEL FASCISMO

Cenni storici: lo sport e il periodo fascista in Italia. Per un periodo lunghissimo, dal Medioevo fino alla fine del XIX secolo, in Italia lo sport fu messo da parte e dimenticato per ragioni culturali ed economiche. Grazie a Benito Mussolini (il Duce al tempo del fascismo), però, fa il suo grande ritorno all’inizio degli anni ‘20. Per gestire e diffondere le idee del regime, il Partito fascista di Mussolini organizzò e controllò diverse organizzazioni di massa, istituite per educare la gioventù ai valori fascisti. Si crearono così l’Opera nazionale Balilla, i Giovani fascisti e i Gruppi universitari fascisti (GUF); le Federazioni e associazioni, quali il CSI (Centro sportivo italiano) e i FASCI (Federazione delle Associazioni sportive cattoliche italiane) di orientamento cattolico, l’UISP (Unione italiana sport popolari) collegata ai partiti di sinistra, la Federazione nazionale sportiva operaia, l’ASCI (Associazione scout cattolici d’Italia) . Nel 1923 Giovanni Gentile fondò l’Ente nazionale per l’educazione fisica (ENEF), che doveva essere un organismo indipendente dalla burocrazia dello Stato. Grazie al GUF, anche la scuola fu uno strumento per la diffusione della ideologia fascista. Nel 1923 furono soppressi i 3 istituti d’educazione fisica (Torino, Napoli e Roma) costituiti nell’Italia liberale per preparare gli insegnanti di ginnastica.

Tesina sullo sport e razzismo


TESINA SULLO SPORT ALBERGHIERO

Dopo un periodo di sbandamento, gli insegnanti trovarono nelle Accademie d’educazione fisica, quella maschile a Roma (1928) e quella  femminile ad Orvieto (1932), una nuova guida per la loro formazione.
L’Opera Nazionale Balilla nacque nel 1926 e comprendeva ragazzi dai 5 ai 18 anni. Questa organizzazione dipendeva in modo diretto dalle disposizioni del capo del governo e interpretava i fondamenti della pedagogia fascista e della propaganda di regime. Nel 1927, assorbì ad essa l’ENEF. Nel 1928, l’Opera nazionale Balilla adottò il Decalogo del milite fascista, al quale ogni fascista doveva obbedire.
All’inizio degli anni ’30 vennero sciolte le associazioni sportive e l’ONB acquisì un’ importanza fondamentale, assistendo e inquadrando i giovani in vari gruppi di età: i Figli della lupa, bambini fra i 6 e gli 8 anni; i Balilla, ragazzi da 8 a 14 anni, le ragazze erano le Piccole Italiane; gli Avanguardisti, ragazzi fra i 14 e i 18 anni. Venivano educati alla dottrina fascista e al culto di Mussolini con marce militari, esercitazioni, sfilate e parate. “Credere, Obbedire, Combattere” era lo slogan di Mussolini.
Nel 1937 l’ONB viene trasformata nella GIL (Gioventù Italiana del Littorio), strettamente dipendente dal Partito fascista e non più dal governo. In questo modo il Paese e l’attività sportiva si legarono ancora di più al regime, che aveva l’idea che lo sport fosse altamente formativo: non solo formava un fisico perfetto, ma abituava alla disciplina e all’obbedienza.