Tesina maturità: vivere è viaggiare, viaggiare è vivere
Percorso multidisciplinare che collega arte, italiano, francese, inglese e tedesco. Tesina di maturità su "vivere è viaggiare, viaggiare è vivere (9 pagine formato doc)
TESINA MATURITA' SU VIVERE E' VIAGGIARE, VIAGGIARE E' VIVERE
Introduzione
“Dobbiamo andare e non fermarci finché non siamo arrivati”
“Dove andiamo?”
“Non lo so, ma dobbiamo andare.”
(JACK KEROUAC – ON THE ROAD)
STRADA FACENDO
Viaggiare significa visitare nuovi posti, fotografare con la mente scenari diversi da quelli di casa.
Questi cinque anni sono stati una parte del mio viaggio. Sono cambiata come spesso succede strada facendo, ho imparato tante cose e tante persone hanno camminato insieme a me o hanno incrociato la mia strada.
VIVERE E' VIAGGIARE: TESINA
C’è qualcosa nell’uomo che quasi lo costringe ad essere sempre alla ricerca, a non accontentarsi delle risposte che trova e che fa nascere in lui sempre nuove domande. Penso però che nonostante rimanga sempre vivo in lui il desiderio di viaggiare, di conoscere, che lo spinge ad avventurarsi in terre sconosciute, talvolta lontane da casa, l’uomo abbia anche la necessità di avere un posto in cui tornare, dei punti di riferimento, qualcosa come un’isola sulla quale poter approdare.
Qualcuno per questo motivo sceglie di non partire, sbagliando, perché cosi facendo si preclude tantissime possibilità, privandosi dell’opportunità di provare una nuova esperienza.
Non viaggiamo per scappare dalla vita, ma per fare in modo che la vita non ci scappi.
Tesina su Alitalia
TESINA MATURITA' SUL VIAGGIO: COLLEGAMENTI
2. Italo Svevo – La Coscienza di Zeno
Il viaggio nell’inconscio
Per quanto riguarda la letteratura italiana Italo Svevo, autore del primo Novecento, scrive “La coscienza di Zeno”: un viaggio nella coscienza con l’aiuto della psicoanalisi; una lunga confessione del protagonista, Zeno Cosini, al proprio psicoanalista, a cui “racconta molte bugie e da cui sa bene che non sarà mai guarito”. Zeno Cosini è fragile, emotivo, nevrotico, impegnato in una costante ricerca della tranquillità ed i suoi incontri sono dettati dal bisogno di protezione e di sicurezza. Il romanzo non vuole essere altro che una memoria inviata da Zeno stesso allo psicoanalista che lo ha in cura, il dottor Costui, che lo ha indotto a scrivere una storia della sua malattia, con la convinzione che questo possa essere un ottimo metodo per la sua cura. Ma Zeno delude il dottor Costui che, per vendetta, decide di pubblicare la memoria del paziente.