Tesina sul regime nazista

Tesina sul regime nazista per l'esame di terza media e collegamenti con: Primo Levi, la dottrina politica, Israele, Nicholas Winton, The Holocaust, Francia, Marc Chagall, il jazz, anoressia e bulimia (17 pagine formato doc)

Appunto di maccolinoal

TESINA SUL REGIME NAZISTA

Tesina di terza media sul regime nazista: collegamento di Italiano.

Primo Michele Levi nacque a Torino il 31 luglio 1919 da una famiglia di origini ebraiche proveniente dalla Provenza e dalla Spagna. Egli fu uno scrittore, partigiano, chimico e poeta italiano, autore di racconti, poesie e romanzi. Nel 1937 si diplomò al liceo classico e si iscrisse al corso di laurea in chimica presso l'Università di Torino. Nel novembre del 1938 entrarono in vigore in Italia le leggi razziali, che avevano introdotto gravi discriminazioni per tutti i cittadini italiani, di razza ebraica.
Le leggi razziali impedivano l'accesso allo studio universitario agli ebrei, ma concedevano di terminare gli studi a quelli che li avevano già intrapresi. Primo Levi era in regola con gli esami, ma a causa delle leggi razziali, ebbe difficoltà a trovare un relatore per la sua tesi, finché nel 1941 si laureò con lode, con una tesi in chimica.

Il Nazionalsocialismo: tesina

COLLEGAMENTI TESINA TERZA MEDIA SUL NAZISMO

Nel 1943 venne catturato dai nazifascisti, ed un anno dopo, egli ed altri 650 ebrei, donne e uomini, vennero stipati su un treno di merci (oltre 50 individui per vagone) e destinati al campo di sterminio di Auschwitz in Polonia. Levi fu qui registrato con il numero 174.517 (una specie di 'matricola' che serviva per essere riconosciuto dai nazisti), e qui rimase, fino alla liberazione da parte dell'Armata Rossa, avvenuta il 27 gennaio 1945. Fu uno dei venti sopravvissuti fra i 650 che erano arrivati con lui al campo. Il viaggio di ritorno in Italia, narrato nel romanzo 'La tregua', sarà lungo e travagliato. L'esperienza nel campo di concentramento lo sconvolse profondamente fisicamente e psicologicamente. Giunto in Italia, Levi, cerco' di riallacciare tutti i contatti con i familiari e gli amici. Mosso dalla necessità di testimoniare l'incubo vissuto nel lager, si dedicò dal 1945 al 1947, a scrivere un romanzo autobiografico, intitolato 'Se questo è un uomo'.

TESINA TERZA MEDIA GERMANIA NAZISTA

Questo romanzo, è un testo classico della letteratura dedicata agli atroci ricordi del nazismo. In esso l’autore ripercorre in modo drammatico la tremenda esperienza da lui vissuta nel campo di concentramento, presentandoci un allucinante quadro di orrori e di sofferenze, che non vuole ridursi a un tragico lamento, ma vuole essere un invito a conoscere, ed a riflettere, affinché nella storia dell’uomo non si ripetano più le condizioni che hanno permesso la nascita e l’affermarsi di un’ideologia come quella nazifascista. Tale romanzo ha inizio con la poesia 'Se questo è un uomo' che e' la sintesi dello stato d'animo dell'autore. La poesia è nota con il titolo “Shemà” che significa "ascolta" ed è una parafrasi di una preghiera ebraica. Nella poesia Primo Levi racconta le dure regole dei campi di sterminio. L’uomo, di cui parla l’autore, non è un uomo in particolare, ma un’intera categoria di persone; gli Ebrei, perseguitati dalle atrocità delle persecuzioni nazifasciste. Nella prima strofa vi è la descrizione della vita normale delle persone (infatti proprio a loro l’autore si rivolge), che trascorrono un’esistenza nella normalità.

IL REGIME NAZISTA: TESINA

La gente in condizioni “umane” vive nelle propie case, ben riscaldate, accoglienti, nelle quali, la sera, chi ha lavorato durante il giorno, trova un pasto caldo e volti familiari. A questa situazione di tranquillità si oppone, nella seconda strofa, ciò che accade nei campi di sterminio, ovvero un insieme di atrocità, dolori e sofferenze. Levi invita a riflettere, a considerare se è un uomo colui che lavora nel fango, che non conosce pace ed è costretto a lavorare in continuazione. La riflessione dell’autore diventa anche più profonda nel soffermarsi a guardare la condizione delle donne deportate, donne private del proprio nome di cui la volontà di vivere si è spenta, sapendo di dover morire. La strofa più importante della poesia è la terza, in cui Levi invita a riflettere su quanto è accaduto e esorta tutti a non dimenticare, quindi invita i padri affinchè facciano conoscere queste atrocità ai loro figli.