Ciaikovskij: tesina

Ciaikovskij: tesina sulla vita e opere del musicista e compositore russo. Molte composizioni di Ciaikovskij, come lo "Schiaccianoci" sono caratterizzate da passaggi fortemente melodici in cui sezioni di profonda malinconia spesso si alternano a movimenti di danza derivati dalla musica popolare (3 pagine formato doc)

Appunto di maradarkangel

CIAIKOVSKIJ: TESINA

Pëtr Ciaikovskij.

Compositore russo, una delle figure di maggior rilievo del panorama musicale dell’epoca romantica.
Nasce a Votkinsk nel 1840 in una famiglia economicamente agiata, in quanto il padre era ingegnere e la madre pianista di origini francesi. Logicamente la passione della madre gli permise d’iniziare i suoi studi musicali fin dall’infanzia.
Ancora adolescente si trasferì con la famiglia a Pietroburgo dove iniziò a studiare diritto parallelamente alla musica. Nel 1854 il legame profondo con la madre viene bruscamente interrotto dalla sua morte causata da un’epidemia di colera.
Nel 1859 acquisì la carica di funzionario al Ministero della Giustizia: questo non gli impedì di frequentare continuamente gli ambienti musicali anzi, in questi anni, vive un grande interesse per gli spettacoli di balletto, forse anche per il legame d’amicizia con Piccioli, un cantante lirico italiano che gli fece conoscere la nostra tradizione teatrale musicale.
Nel 1862 abbandonò il posto al Ministero per iscriversi al conservatorio, dove tra gli ottimi insegnanti ebbe anche Rubinstein.
Nel 1865 si licenziò dal conservatorio componendo un”Inno alla gioia” su libretto di Shiller, e nel 1866 Rubinstein l’onorò consegnandogli la sua cattedra d’armonia, posto che occupò per ben undici anni e, essendo un ottimo insegnante, formò dei grandi artisti.

Ciaikovskij: biografia


PETR IL'IC CAJKOVSKIJ: COMPOSIZIONI

In quell’anno produsse la “prima Sinfonia” (il ciclo si chiuse con la creazione della Sesta che emblematicamente coincise con la fine della sua esistenza) intitolata “Sogni d’inverno” di carattere decisamente russo.
Nel 1872 scrisse la “seconda Sinfonia” denominata da lui stesso “Piccola Russia”, molto simile alla prima.
Nel 1875 compose la “terza Sinfonia” con il nome di “Polacca”.
Risalgono a questo periodo anche le opere “Ondina” (1869), “L’ufficiale della guardia” (1872) e l’ouverture “Romeo e Giulietta” (1869, rivista nel 1870 e nel 1880).
Nel 1875 fece ascoltare a Rubinstein il suo primo “Concerto per pianoforte” me il giudizio non fu per niente favorevole, infatti lo definì ineseguibile. Invece la Prima a Boston fu un trionfo incredibile e il pezzo divenne uno dei più applauditi della produzione in quanto segna una raggiunta maturità e consapevolezza che troverà l’apice nella creazione dalla Patetica. Nel 1877 in piena crisi economica, conobbe una ricca vedova, Nadjezda von Meck, che si era innamorata di lui attraverso l’ascolto della sua musica. Ella gli offrì un compenso a patto di non incontrarsi mai e di impegnarsi in un rapporto esclusivamente epistolare.
 Quattordici anni dopo però Madame von Meck troncò bruscamente il sussidio. Benché le altre fonti di reddito fossero comunque sufficienti a mantenerlo, Ciaikovskij si sentì ferito dal comportamento della sua benefattrice e ruppe ogni rapporto con lei.
Al fertile periodo in cui fu in relazione con Madame von Meck appartengono le opere “Evgenij  Onegin” (1878, da Aleksandr Puskin), “La pulzella d’Orleans” (1879) e “La Maliarda” (1887).

Ciaikovskij: biografia e composizioni


CONCERTO PER VIOLINO E ORCHESTRA

In questa fortunata stagione compositiva scrisse anche balletti: “Il lago dei cigni” (1876) e “La bella addormentata” (1889); le “Variazioni rococò per violoncello e orchestra” (1876) e il “Concerto per violino” (1878); i lavori orchestrali “Marcia slava” (1876), “Francesca da Rimini” (1873), la “Sinfonia n.4” (1877), “l’Ouverture 1812” (1880), “Capriccio Italiano” (1880), la “Serenata per archi” (1880), la “Sinfonia Manfred” (1885), la “Quinta Sinfonia” (1888), l’ouverture-fantasia “Amleto” (1885) e numerose liriche.
Nel 1877, dopo il fallimento della relazione con la cantante belga Désirée Artot, fece il grave errore di sposare Antonina Miljukova, un allieva del Conservatorio, anche per mascherare agli occhi dell’opinione pubblica la sua omosessualità. Il matrimonio, infelice dal primo momento, durò pochissimo.
Questo lo portò, a causa dei sensi di colpa, al crollo e a tentare il suicidio, che fortunatamente per lui (e per la sua musica) non riuscì.