Musica tra Settecento e Ottocento
La storia della musica tra il 700 e l'800: le caratteristiche e il ruolo della musica nella società del passato, vita e opere di Mozart, Beethoven, Chopin, Verdi, Rossini, Stravinskij, Debussy e Schönberg (16 pagine formato doc)
MUSICA TRA SETTECENTO E OTTOCENTO
La musica nell'epoca classica.
Ruolo della musica nei salotti settecenteschi. Nel Settecento nei salotti dei palazzi aristocratici la musica aveva un ruolo secondario, quasi di sottofondo: la musica, infatti, serviva per tener compagnia ai nobili mentre parlavano, giocavano e mangiavano.Solo in casi eccezionali la musica era la protagonista della serata: durante, cioè, le GARE MUSICALI fra musicisti famosi che suonavano alcune delle proprie opere di fronte al padrone di casa e ai suoi ospiti. Una delle sfide più famose fu quella fra Mozart e Clementi alla corte dell’imperatore Giuseppe II.
La storia della musica: riassunto
MUSICA DEL 700
Il kappelmeister. Tutti i musicisti del Settecento puntavano a diventare Kapellmeister, che doveva comporre e dirigere ogni tipo di musica richiestogli dal signore.
Le sue composizioni erano di proprietà del signore e potevano essere pubblicate o distribuite solo in casi eccezionali con un permesso ufficiale.Anche Mozart aspirava a diventare kapellmeister.
L’orchestra - Al contrario dell’inizio del Settecento, alla fine l’orchestra poteva contare su quaranta elementi stabili, le trombe e le percussioni ne diventarono parte integrante. Anche se gli strumentisti erano stipendiati come servitori è facile capire che l’orchestra costituiva una spesa assai elevata per la corte; la possibilità di mantenerla al proprio servizio rappresentava un segno di potere e ricchezza.
Il classicismo musicale e Mozart, appunti
LA MUSICA NEL 1700
La variazione - Le parole d’ordine della filosofia del Settecento sono: ordine, equilibrio e simmetria; queste, però sono anche i principi della musica classica; possiamo accorgercene facilmente ascoltando il brano di Mozart “Sinfonia in Sol Minore”.
Anche la Regolarità e Chiarezza sono caratteristiche della musica classica. Non bisogna fraintendere, però, regolarità e monotonia; infatti la musica classica poteva dar voce ai sentimenti più profondi dell’animo umano.
Sinfonie, sonate per strumenti solistici e concerti sono accumulati dalla stessa forma A B A. Potremo vedere un esempio di questo sull’opera citata prima: all’inizio un tema (A) poi una variazione sul tema (B) e di nuovo tema. Questa viene chiamata variazione ovvero la trasformazione di un’idea musicale di base in alcuni elementi che possono essere variati e possono riguardare anche più aspetti contemporaneamente (melodia, ritmo,…). Questo procedimento conferisce al brano varietà e coerenza, infatti mantengono vivi l’interesse e l’attenzione dell’uditore. Si può modificare una melodia anche cambiando alcune delle sue caratteristiche sonore: registro, velocità, intensità, articolazione (legato/staccato), altezze,durata, e valore delle note.
Il Classicismo musicale: tesina
STORIA DELLA MUSICA DEL 1700
Mozart e Beethoven. Come Mozart, anche Beethoven aspira a un posto di kapellmeister. Mozart, al contrario di Beethoven ottenne l’assunzione, ma dopo poco si licenziò non essendone soddisfatto. Mozart si lanciò nella libera professione. Beethoven invece gratuitamente invitato alla corte da alcuni nobili viennesi suonava e componeva tranquillamente le sue opere senza preoccupazioni di tipo finanziario.
Beethoven e Mozart componevano la propria musica con la stragrande maggioranza di archi come ad esempio il violino, viola e violoncello, i quali producevano un’armonia sentimentale assieme al pianoforte.
Biografia di Beethoven - Beethoven visse per circa sessant’anni; grazie alla sua creatività, indipendenza e libertà nello scrivere le sue opere Beethoven venne considerato una dei grandi geni della storia della musica occidentale.
Beethoven fu costretto a vivere in una famiglia dove il padre era alcolizzato perciò molto presto dovette prendersi carico della famiglia, fu per questo che andò a lavorare come organista per l’arcivescovo Bonn, ma i veri studi della musica iniziarono dopo ben sei anni sotto la guida di Neefe. Beethoven viene ricordato non solo per le sue composizioni ma trasformò il musicista da semplice artigiano ad artista finanziariamente indipendente grazie alla pubblicazione ed esecuzione delle proprie opere.