Tesina sulla musica per la maturità

Tesina di maturità sulla storia della musica (24 pagine formato doc)

Appunto di luciano23

TESINA SULLA MUSICA

Tesina sulla musica.

Le altre arti imitano ed esprimono la natura da cui si trae il sentimento, la MUSICA non imita e non esprime che lo stesso sentimento in persona”. (Giacomo Leopardi). Storia della musica (dalle origini al Classicismo). Milioni e milioni di anni fa, quando il nostro pianeta era appena nato e l'Uomo non ne aveva ancora calcato il suolo, già esistevano le voci della natura che riempivano l'aria con i loro molteplici suoni dai timbri diversi.
Gli uccelli cantavano all'ombra delle immense foreste; i giorni, le notti si susseguivano con il loro ritmo regolare e continuo; la grande armonia dell'universo governava ogni cosa.

Tesina sulla musica

 

TESINA SULLA MUSICA INTRODUZIONE

La musica, dunque, l’eterna musica della natura, fatta di suoni,ritmi, melodie, armonie e timbri, esisteva già. Poi, dopo una lentissima e costante evoluzione, apparve l’Uomo: la sua unica forza era costituita dall'intelligenza che lo rendeva capace di comprendere l'ordine del mondo in cui viveva e di fabbricarsi i mezzi che gli avrebbero permesso di sopravvivere, ma anche, spesso, di prendere il sopravvento sulle forze ostili che lo circondavano.
Egli modellò la propria voce imitando il grido degli animali che voleva attirare nei propri tranelli, studiò il ritmo delle stagioni per comprendere le abitudini degli uccelli migratori, per prevedere lo spuntare dei frutti selvatici, per fortificare i ripari per far fronte alle grandi tempeste, scrutò le leggi che governavano la natura per carpirle quei segreti che gli avrebbero permesso di rendere più agevole e sicura la propria esistenza. Nessuno può dire con certezza quali furono le prime manifestazioni musicali dell'uomo: si possono però fare congetture in base allo studio di popoli primitivi che ancora vivono nella nostra epoca: presso queste popolazioni la prima espressione musicale è il ritmo, che viene espresso con le mani, con i piedi, con i sassi,  con gli utensili di lavoro.
Il canto che spesso si accompagna a questo ritmo è fatto solamente di brevi sillabe gutturali, di grida inarticolate che sono espressione di sentimenti: gioia, dolore, paura, incitamento.
Presso i popoli più antichi la musica veniva utilizzata prevalentemente nell'ambito di cerimonie religiose.
In Egitto, per esempio, i sacerdoti si tramandavano musiche sacre per accompagnare riti magici o propiziatori. La musica era considerata un dono prezioso degli dei, fonte magica di letizia e di serenità.

Tesina sulla musica come linguaggio universale

 

TESINA MATURITA' MUSICA E ARTE

Gli Ebrei attribuivano al canto un'enorme importanza nel campo spirituale. Sotto il regno di Davide le cerimonie erano imponenti e ad esse prendevano parte migliaia di coristi che accompagnavano il loro canto con degli strumenti musicali.
L’esperienza ebraica, attraverso la produzione di salmi, crea le basi di quello che diventerà il canto gregoriano.
Anche gli Indiani coltivarono la musica fin dai tempi più antichi. Ebbero una musica religiosa e una profana destinata ad allietare i banchetti, per accompagnare le danze o le rappresentazioni teatrali.
Le civiltà più evolute come quella Greca tentarono di dare alla musica un’origine naturale e storica: i primi a formulare pensieri a riguardo furono Democrito ed Epicuro i quali affermavano che la molla che avrebbe introdotto l’uomo primitivo a emettere i primi suoni sarebbe stata l’imitazione dei suoni della natura e dei versi degli animali (questo pensiero verrà ripreso dal poeta latino Lucrezio nel De Rerum Natura, libro V° vv 1028-1029).
I Romani non ebbero uno stile musicale proprio, ma seppero piuttosto adattare, fondere e sviluppare gli stili delle diverse civiltà con le quali venivano a contatto. La musica fu però utilizzata da loro per rallegrare riunioni e intrattenimenti familiari, oppure per accompagnare le evoluzioni dei commedianti o per allietare i sontuosi festini dei patrizi.
Il cristianesimo primitivo, privo di una forte autorità centrale, ispirandosi a elementi musicali di aree diverse (Oriente, Africa, Europa) dà vita a liturgie differenti come il canto gregoriano, uno dei primi e più importanti forme dei canti religiosi, nato dall’unificazione liturgica portata a termine dalla Chiesa di Roma. Per circa un millennio costituì l'unica espressione musicale degna di rilievo; dopo l'anno Mille venne acquistando importanza anche la musica profana. Nell'intento di arricchire la struttura melodica del canto gregoriano, verso il X secolo, si compiono i primi esperimenti che consentiranno di gettare le fondamenta teoriche dalle quali poté svilupparsi la polifonia successiva. È l'inizio di una nuova era musicale caratterizzata da un tipo di canto in cui si sovrappongono più linee melodiche (due o più voci eseguono contemporaneamente differenti melodie formanti un insieme armonico).