Uguaglianza e diversità: tesina

Tesina di maturità sui concetti di uguaglianza e diversità: Pestalozzi e l'educazione popolare (14 pagine formato doc)

Appunto di cow89

UGUAGLIANZA E DIVERSITA': TESINA MATURITA'

Tesina di Pedagogia. Uguaglianza e diversità - Pestalozzi e l’educazione popolareUguaglianza e diversità in Pestalozzi.

L’uguaglianza è uno dei valori fondamentali della società democratica e un diritto altrettanto fondamentale per gli individui che ne fanno parte. Allo stesso tempo è importantissimo riconoscere, nell’uguaglianza, il diritto “alla diversità”, per cui ciascuno, pur avendo già gli stessi diritti fondamentali rispetto agli altri, deve anche ottenere nella società le condizioni adeguate per poter godere pienamente dei suoi diritti secondo le caratteristiche che lo contraddistinguono.
Nella società vi sono infatti molte persone che, a causa delle loro caratteristiche, non possono fruire appieno dei propri diritti. Bambini, anziani, donne, persone disabili, persone svantaggiate, emarginati sono altrettanti esempi di gruppi sociali che vivono spesso in condizione di “disagio” o di “disadattamento” proprio a causa del mancato riconoscimento del diritto della propria “diversità” come necessità di un percorso educativo e sociale adeguato per l’effettiva uguaglianza rispetto agli altri.

Tema sull'uguaglianza

CONCETTO DI UGUAGLIANZA

La definizione del concetto di disadattamento nel quadro di un’analisi delle diverse condizioni di disagio risulta complessa.
Innanzitutto il concetto di disadattamento non può essere considerato come un giudizio di valore assoluto, in quanto, poiché una persona vive in diversi ambienti, il suo adattamento può essere più o meno elevato a seconda di ciascuno di essi; inoltre non può essere considerato un giudizio definitivo, poiché sia l’individuo che l’ambiente mutano in una interazione dinamica.
Una situazione di disadattamento porta, conseguentemente, ad una situazione di disagio. Esso concerne l’esistenza di un contesto ambientale patologico e patologizzante. Da questo punto di vista, dunque, le cause del disagio nell’età evolutiva e nell’età adulta vanno cercata in contesti di vita come una famiglia disturbata, una scuola indifferente ai bisogni fondamentali degli studenti, un gruppo dei pari persecutorio, tutti accomunati ne produrre una situazuione disadattante e fonte di disagio. All’educatore spetta non solo il compito di prevenire l’insorgenza del disagio, ma anche di evitare il suo esito negativo, favorendo l’ ”integrazione creatrice” nel mondo dei valori. Diviene così fondamentale la capacità degli educatori di assicurare un ambiente sereno e una disponibilità al dialogo autentico, basato sulla capacità di non giudicare e di voler comprendere, anche di fronte a quelli che sembrano soltanto “piccoli” problemi.

Uguaglianza e libertà di Bobbio: riassunto

LIBERTA' E UGUAGLIANZA OGGI

Se la scuola è in grado di attuare il riconoscimento delle condizioni di condizionamento negativo prescolastico, può anche diventare consapevole delle situazioni di svantaggio. Un ragazzo è “svantaggiato” se, per caratteristiche sociali o culturali, entra nel sistema scolastico con conoscenze ed abilità che gli ostacolano l’apprendimento e contribuiscono a creare un deficit accademico cumulativo. Lo svantaggio può persistere per tutta la vita scolastica, e contribuire a restringere le future opportunità economiche e sociali.
Occorre però notare come sia possibile interpretare il disadattamento che conduce alla condizione di svantaggio in senso solo relazionale. La ragione è la stessa a preferire al termine “disadattato” l’espressione “persona in situazione di disadattamento”, volendo indicare con essa che il disadattamento non costituisce una “essenza” personale, ma l’esito di una relazione svantaggiosa tra le caratteristiche del soggetto e quelle dell’ambiente.