Prosa e poesia

Prosa e poesia: differenze e appunti per l'introduzione allo studio della poesia tratti da "Metrica italiana: fondamenti metrici, prosodia e rima" di Menichetti (22 pagine formato doc)

Appunto di alessa8888

PROSA E POESIA

L'Umanesimo.

Appunti per l’introduzione allo studio della poesia tratti da A. MENICHETTI, Metrica italiana, fondamenti metrici, prosodia, rima, Antenore, Padova 1998 [Medioevo e umanesimo, 83]

Nozioni preliminari. 
I. Prosa e poesia. Una consuetudine immemorabile divenuta un vero e proprio abito mentale fa sí che chi entra in contatto con un’opera lettera¬ria di oggi o del passato sia indotto ad assegnarla istintivamente o all’ambito della «prosa» o a quello della « poesia». Ciò dipende dal fatto che nella nostra civiltà letteraria prosa e poesia si sono presentate quasi sempre come entità distinte (talvolta concorren¬ti), fornite cioè ciascuna di caratteri propri chiaramente indivi¬duabili; anche le loro funzioni non sono state quasi mai considerate intercambiabili.
Non si può dire che tale convinzione sia stata sconvolta né, a livello di poetiche, dall’insofferenza post-simbolista e idealistica
per le distinzioni formali entro un’esperienza espressiva di cui non a torto si rivendicava la sostanziale unità; né, in concreto, dal fatto che possa talora accadere d’imbattersi (specie, non solo, en¬tro il perimetro novecentesco) in qualche testo ‘ambiguo’, la cui collocazione nell’orbita della prosa o in quella della poesia risulti cioè imbarazzante.

La struttura del testo poetico

TESTO IN PROSA: SIGNIFICATO

Per delimitare con la maggior precisione possibile il nostro campo di studio, sarà bene dichiarare fin d’ora che assumiamo come
appartenente all’ambito della poesia (forma-poesia), e dunque passibile di studio metrico, qualsiasi testo prodotto e recepito come letterario il quale si presenti suddiviso in segmenti tali, per estensione eper eventuali altre ca¬ratteristiche, da essere identjflcati come « versi » (Prelim., 3).

1.

La «Poesia ». È ovvio e si precisa solo per scongiurare equivoci di-pendenti dallo spessore polisemico di uno dei due termini qui contrap¬posti che in formulazioni di questo genere « poesia » equivale a « for¬ma-poesia », testo versificato, « versi » appunto, senza implicare nessun giudizio di qualità; un testo in prosa può contenere un’intensa carica di Poesia, così come viceversa il testo più metrificato può risultare prosastico: « la prosa dell’Arcadia è addirittura più poesia delle egloghe da essa incorniciate », rileva a ragione Maria Corti (Principi, 98)….

Differenza tra novella e poesia

TESTO IN PROSA E TESTO POETICO

È questo uno dei punti su cui verte già la riflessione dei commentatori cinquecenteschi della Poetica di Aristotele, i quali « dimostrarono, al principio, l’esistenza di certi passi dove il filosofo aveva insistito che ciò che determina la poesia è l’imitazione, non il verso [« conciosiacosaché, afferma il Minturno, non il verso faccia Poeta lo scrittore, ma il fingere e il dar alla materia che si tratta quella forma che alla Poesia si richiede », Arte poetica, Dedica], e d’altri passi nei quali aveva chiaramente detto che la poesia poteva esistere sia in versi sia in prosa. Ma poiché... la super¬stizione a favore del verso era fortissima, altri commentatori poterono produrre argomenti che facevano dire ad Aristotele esattamente il con¬trario di quello che aveva detto in realtà » (Weinb., Tratt., I 557, e v. Indi¬ce anal. sotto prosa opposta ai versi. La discussione si ritrova in Qua¬drio, i 15. Altra documentazione presso Martelli, Forme, 559-62).