L'approccio cognitivo allo studio della creatività: tesina di psicologia cognitiva

Tesina di psicologia cognitiva sulla creatività. Il tema della creatività è senza dubbio complesso ed articolato, in primo luogo perché il termine abbraccia molteplici concetti (52 pagine formato doc)

Appunto di rossella030984

CREATIVITA' PSICOLOGIA

Lo studio dei processi creativi: una panoramica storica. Il tema della creatività è senza dubbio complesso ed articolato, in primo luogo perché il termine abbraccia molteplici concetti.

La creatività, come sottolinea R. Pera , non è una disciplina, bensì un campo di applicazione, dove differenti correnti di studio si confrontano, pur sempre nell’ambito del metodo scientifico, per produrre spiegazioni parziali e verificabili, molto spesso in contrasto le une con le altre.
Una valida definizione di creatività è quella data da Sternberg e Lubart: «la creatività consiste nella capacità di produrre qualcosa di nuovo (originale, inatteso) e appropriato (utile, adattabile al compito prefissato) ».

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CREATIVITA': DEFINIZIONE

È solo a partire dagli anni Cinquanta del secolo scorso che i processi creativi iniziano ad essere studiati sistematicamente da un punto di vista scientifico; questo ritardo è in parte dovuto ad un atteggiamento presente nella cultura occidentale che ritiene la creatività un processo non comprensibile con un approccio scientifico, e ne riduce la natura a qualcosa di non codificabile.
In realtà lo studio scientifico si è prevalentemente posto l’obiettivo di comprendere quali siano i processi mentali e organizzativi all’origine di questo fenomeno.
Nonostante oggi la creatività sia ritenuta un elemento importante sia a livello individuale che a livello sociale, è tradizionalmente considerata un’”orfana” della psicologia: sono gli studi condotti nel 1999 da Sternberg a rivelare come storicamente lo studio della creatività abbia affrontato diversi ostacoli, fra cui in particolare sei:

  • La tradizione di misticismo e spiritualità in cui si possono ritrovare le origini dello studio della creatività, secondo cui la ricerca scientifica ne dissolverebbe la “magia”;
  • L’approccio fortemente pragmatico ed a volte commerciale di molti fra coloro che si sono avvicinati al tema ha portato all’affermazione di diversi filoni di ricerca volti prevalentemente allo sviluppo della creatività, anziché allo studio dei suoi meccanismi;
  • La difficoltà di definire i criteri di base ed i metodi di misurazione della creatività ha contribuito a rendere il campo ancora più ambiguo;

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PSICOLOGIA DELLA CREATIVITA'

  • Alcuni autori, poi, come per esempio Simon, ritengono che la creatività sia semplicemente l’esito di processi ordinari e di strutture non specifiche, ma dedicate in generale al funzionamento dei processi cognitivi. Così, se la creatività è generata da normali processi cognitivi, la sua espressione si ritrova esclusivamente nella risoluzione di problemi.
    È evidente che si tratti di una visione molto limitante.
  • Approcci prevalentemente unidisciplinari hanno poi favorito uno studio frammentato del tema, così che le varie dimensioni della creatività (la personalità, le condizioni ambientali che la favoriscono…) sono state studiate separatamente
  • Anche i primi studi in campo psicologico, come il filone psicodinamico, si discostano per metodologia e per principi teorici dalle correnti della psicologia ritenute scientificamente valide, favorendo pertanto una collocazione periferica del tema della creatività rispetto agli interessi principali.

Creatività: articolo di giornale