Bioetica: tesina

Tesina sulla bioetica: definizione e tematiche principali come la pena di morte, il progetto genoma umano e i diritti del feto, con commenti e opinioni (30 pagine formato doc)

Appunto di elenia90

BIOETICA: TESINA

-parte iniziale-
Cos’é la bioetica?    
Responsabilità
Non radicalità
Cosa sono?    
-parte di ricerca-
Computer, eroe dei nostri tempi
Progetto Genoma Umano
Grazie, voglio vivere
Essere un embrione
Facciamola finita
Morte, questa è la tua fine

Tesina maturità sulla bioetica

 

PERCORSO SULLA BIOETICA

Cos'è la bioetica? Partiamo dall’inizio, quindi chiariamo le idee su cosa sia l’etica.
L’etica è una branca della filosofia che studia i fondamenti di ciò che viene considerato giusto o sbagliato.

Ovvero si occupa della morale e dei valori dell’uomo che ne determinano il suo comportamento.
La bioetica è una disciplina che si occupa delle questioni morali che sorgono dal continuo progredire della ricerca biologica, tecnologica e medica che si interessa di intervenire sull’uomo, sull’ambiente, sugli animali.
Essa interviene, quando alcune di queste tecnologie travalicano il limite della scienza ed entrano in quello della morale, scatenando così varie polemiche e critiche. La bioetica si occupa, infatti, della responsabilità che ha l’uomo verso se stesso e verso tutto ciò che lo circonda. La responsabilità ha un ruolo centrale in tutta la bioetica, infatti, tutti i suoi argomenti ruotano intorno alla responsabilità dell’uomo. La responsabilità si suddivide in tre tipologie che vengono anche usate per distinguere in tre grandi gruppi i temi della bioetica:
     RESPONSABILITA’ VERSO SE STESSI
     RESPONSABILITA’ VERSO GLI ALTRI
     RESPONSABILITA’ VERSO L’AMBIENTE
La bioetica si può considerare una branca multidisciplinare del sapere scientifico, poiché in essa sono implicate, oltre che la biologia e la medicina, anche l’etica, la riflessione filosofica, la deontologia professionale  e la filosofia della scienza.       

Questioni di bioetica: tesina

 

TEMATICHE DI BIOETICA

Si parla per la prima volta di bioetica nel 1970 all'interno di un articolo dell'oncologo americano Van R. Potter. Poco dopo sarà l'ostetrico olandese Hellegers ad approfondire meglio la nuova discipline.
Dagli anni Settanta ad oggi sono sorti molti centri privati e comitati pubblici di bioetica. In Italia il Comitato Nazionale per la Bioetica è sorto nel 1990 ed è un organo consultivo della Presidenza del Consiglio dei Ministri. I suoi documenti sono consultabili da tutti, sia nella versione cartacea (sotto forma di quaderni editoriali editi da un'altra struttura della Presidenza del Consiglio dei Ministri: il Dipartimento per l'Informazione e l'Editoria), sia nella versione online.
Inoltre vi sono comitati etici in tutte le strutture sanitarie pubbliche italiane che sono composti da personale medico e paramedico, ed esperti in psicologia clinica, filosofia, sociologia, materie giuridiche, teologia, etc.
Attualmente stanno nascendo bioeticisti in senso stretto in virtù dell'insegnamento accademico della bioetica, ovvero non solo come insegnamento inserito all'interno di Storia della Medicina o di Filosofia Morale. Nel 2001 è stata eretta la prima Facoltà di Bioetica al mondo, diretta dal professor Gonzalo Miranda, presso l'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum di Roma.

Bioetica e filosofia: riassunto

 

TESINA BIOETICA MEDICINA

Un aspetto molto importante che deve sempre essere tenuto in considerazione da chiunque affronti, esponga, critichi la bioetica e i suoi argomenti, è il non essere mai del tutto radicali. La radicalità, infatti, non può esistere nella bioetica poiché gli argomenti da essa trattati sono molto soggettivi e, da caso a caso, possono cambiare totalmente. Si trovano in bilico tra il giusto e lo sbagliato e nessuno può stabilire con certezza cosa stia da una parte e cosa dall’altra.
Personalmente credo che se ci fosse anche la minima sicurezza che uno di questi argomenti fosse giusto o sbagliato non ci sarebbe neanche bisogno di starne qui a discuterne. Penso che di dovere avrebbe già reso fattibile o abolito del tutto, a seconda della sentenza finale, ciò che l’argomento tratta.