Tesina sulla propaganda e pubblicità
L'evoluzione della propaganda e della pubblicità, la propaganda al tempo dei tre totalitarismi del '900, Gabriele D'Annunzio, George Orwell, il marchio, web marketing, funzione di domanda e il codice di autodisciplina della comunicazione commerciale (28 pagine formato pdf)
TESINA SULLA PROPAGANDA E PUBBLICITA'
La propaganda nei regimi totalitari; Differenze tra propaganda e pubblicità; Gabriele D’Annunzio; George Orwell; il marchio; Web Marketing;
Codice di autodisciplina della comunicazione commerciale; La funzione di domanda; Fonti.
La propaganda nei regimi totalitari
Fascismo, nazismo e stalinismo: i tre grandi totalitarismi del XX secolo
La storia deve ricordarci gli errori del passato, errori che non dovremmo più commettere.
Tesina di maturità sulla pubblicità
TESINA SULLA PUBBLICITA' RAGIONERIA
I regimi totalitari erano accomunati dalla presenza di un leader carismatico e dalla creazione del suo mito, dall’organizzazione del consenso e la repressione del dissenso.
Partendo da questo presupposto analizziamo le caratteristiche fondamentali dei tre totalitarismi più grandi del Novecento, i cui dittatori si servivano di ogni mezzo per conquistare il potere. L’ambito più importante su cui puntarono fu quello della cultura, con lo scopo di servirsi di ogni mezzo disponibile per acquisire i consensi della maggioranza della popolazione. Il dittatore persuasore-carismatico in un contesto di violenza “necessaria” era la combinazione vincente. La manipolazione della vita dei cittadini avveniva in ogni ambito della loro vita.La manomissione della memoria e dell’informazione era un’illuminante strategia per igienizzare la mente dell’individuo, eclissando le cattive notizie e mettendo in luce solo alcuni aspetti di ciò che avveniva in realtà, assoggettando al proprio volere le coscienze del popolo. Lo strumento per mettere a tacere gli oppositori era la violenza.
La comunicazione e i mezzi di propaganda: tesina di maturità
TESINA SULLA PUBBLICITA' LICEO SCIENTIFICO
Regime fascista
In Italia Mussolini, essendo stato un giornalista, capì subito l’importanza fondamentale della stampa per affermare il suo potere.
La propaganda fascista si fece strada senza far segreto di una volontà autoritaria dichiaratamente antidemocratica. Il fascismo faceva appello al principio dell’unità nazionale da raggiungere attraverso un rifiuto degli ideali democratici. L’intelligente opera di strumentalizzazione sfruttò le capacità di indottrinamento delle masse. Avvenne un drastico annullamento delle volontà individuali per l’esaltazione assoluta del sacrificio e la sottomissione alla volontà del duce per il bene della patria.
La propaganda effettuò un controllo politico su tutti i mezzi di comunicazione: avvenne così il processo di fascistizzazione del Paese, con lo scopo di orientare l’opinione pubblica esaltando lo spirito nazionale. L’uso dei mass media assunse una notevole importanza.