Tesina sull'atomo

Tesina sull'atomo: dal metodo classico alla spiegazione moderna. Com'è fatto un atomo, cosa sono elettroni, protoni e neutroni

Tesina sull'atomo
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TESINA SULL'ATOMO

Tesina di scienze sull'atomo
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La parola atomo deriva dal greco “aτομος” ovvero "indivisibile". L'atomo rappresenta l’unità più piccola da cui dipendono tutte le caratteristiche degli elementi di cui sono fatti gli oggetti come l’idrogeno, il carbonio e il ferro. Fin dagli antichi greci gli uomini hanno cercato di capire com'è composta la materia: già gli antichi filosofi greci intuirono che la scomponendo “spezzettando” la materia si potesse arrivare a delle particelle piccolissime che chiamarono atomi. 

Ora grazie agli studi degli scienziati sappiamo che l’atomo non è affatto indivisibile ma che ha una struttura interna: è formato da un nucleo che contiene tutta la sua massa. All’esterno del nucleo orbitano delle particelle che per quanto ne sappiamo sono puntiformi, suddette particelle sono chiamate elettroni. È sorprendente pensare che l’atomo fatto sostanzialmente di vuoto debba la sua rigidità alle forze che tengono uniti elettroni e nucleo.

ELETTRONI E PROTONI

Ogni elettrone ha una carica elettrica detta, elettrone, rappresentata con -e. La natura è fatta in modo che due cariche uguali si respingano e due cariche dello stesso segno si respingano mentre cariche di segno opposto si attraggono, è questo che rende gli atomi stabili. All’interno del nucleo si trovano anche i protoni, queste particelle essendo positive, +e, attraggono gli elettroni rendendo stabile l’atomo, che si presenta elettronicamente neutro.

NEUTRONI

All'interno del nucleo si trovano anche i protoni, che ha carica neutra. Il numero dei protoni e quello degli elettroni se l’atomo è elettricamente neutro è detto numero atomico, invece la somma dei protoni e dei neutroni prende invece il nome di numero di massa. Negli atomi più leggeri il numero dei protoni e dei neutroni è uguale mentre negli atomi più pesanti il numero di neutroni aumenta rispetto al numero dei protoni.

IL MODELLO CLASSICO

Il primo modello di atomo arriva alla fine dell’ottocento da Rutherford. Il modello di Rutherford paragonava l’atomo al sistema solare con gli elettroni che orbitando attorno al nucleo rappresentavano rispettivamente pianeti e sole. La comunità scientifica dell'epoca apprezzò l'analogia ma il modello classico rappresentava alcuni problemi: se facciamo ruotare un elettrone libero in maniera circolare questo tende ad emettere luce, quindi a perdere energia, se questo accadesse nell’atomo non ci vorrebbe molto prima che l’elettrone perda di energia e collassi sul nucleo. Questo però non avviene. 

LA SPIEGAZIONE MODERNA

Se esponiamo una palla alla luce solare, essa rifletterà i raggi del sole che colpendo i nostri occhi manderanno il segnale al cervello che rielaborandolo ci darà un’idea precisa della palla. Ora supponiamo di volere fare la stessa cosa con un elettrone, irradiamo di luce il luogo in cui si potrebbe trovare l’atomo e posizioniamo un rilevatore di luce collegato a un computer; questo ci dovrebbe fare capire dove si trova l’elettrone ma non è così poiché l’elettrone è così piccolo che quando viene colpito da un raggio di luce esso cambia la sua posizione e velocità.

Per questo non possiamo parlare di orbita e non possiamo accettare il metodo classico.

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