Originalità: tesina maturità

Originalità e creatività nelle scienze sociali: tesina maturità (4 pagine formato doc)

Appunto di valerypomaro92

ORIGINALITA': TESINA

L’originalità è, nelle scienze sociali, uno dei requisiti (secondo alcuni studiosi), per poter parlare di creatività.

Per anni gli studiosi si sono interrogati sull’idea di creatività e sui suoi canoni. Si è appurato che la creatività è una dote umana posseduta da tutti gli individui, ma che la sostanziale differenza tra gli uni e gli altri consiste nel suo grado più o meno elevato. Si è, inoltre, constatato che la creatività può essere implicata in qualsiasi attività e che è indipendente dal campo cui l’individuo si applica.
Un buon modo per definire la creatività consiste nel considerarla la capacità di svolgere attività produttive particolari.
Si sottolinea così il fatto che il processo creativo sfocia sempre in un prodotto che per le sue caratteristiche è speciale.  Gli studiosi hanno individuato quattro requisiti che il prodotto deve avere perché si possa parlare di attività creativa:
1.    Originalità, ossia la capacità di realizzare prodotti considerati nuovi, intelligenti e non banali;
2.    Pertinenza, nel senso che le soluzioni non devono essere bizzarre o prive di senso, ma adeguate, dotate cioè, di una loro coerenza d’insieme;
3.    Fluidità, ossia la capacità di produrre o passare in rassegna un numero crescente di alternative o soluzioni;
4.    Flessibilità, cioè la varietà delle categorie o delle soluzioni considerate che è poi connessa alla più grande attitudine ad avventurarsi in nuovi terreni, ad affrontare il rischio e di conseguenza anche a tratti di personalità come l’indipendenza, la capacità di tollerare l’incertezza e di non lasciarsi disorientare dalla complessità o da un iniziale disordine.
5.    Elaborazione, è una caratteristica che implica la capacità di sviluppare la propria produzione in maggiori dettagli e in più elevati livelli d’analisi.

La follia: tesina maturità

TESINA CREATIVITA' E FOLLIA

Come ha indicato Howard Gardner (psicologo statunitense) ,in un suo saggio sulle intelligenze creative, la creatività non va considerata come una proprietà del singolo individuo, dotato di un cervello particolare sia pure brillante, bensì del frutto di tre ingredienti, tutti essenziali:
•    L’individuo con le sue potenzialità e abilità;
•    Il bagaglio di conoscenze, di cultura e di pratica che l’individuo si è fatto negli anni  formativi, in un clima in cui vie spazio per l’iniziativa, l’esploratività, la sperimentazione, l’approfondimento, la riflessione;
•    L’ambiente, ossia quell’insieme di persone, istituzioni educative e culturali che forniscono stimoli, opportunità, apprendimenti, riconoscimenti che sono alla base di una società intellettualmente vivace, capace di offrire opportunità ai giovani e aperta alle novità.
Capire da che cosa dipende la creatività è interessante, oltre che sul piano teorico, sul piano pratico, in vista di un suo potenziamento: se sappiamo quali fattori determinano la creatività, possiamo fare in modo di favorirla e svilupparla, sia a livello personale, sia a livello di collettività, con appositi programmi educativi e sociali.

Tesina sulla follia: il mistero tra genialità e malattia

TESINA SULLA CREATIVITA' COLLEGAMENTI

Nell’ambito della psicometria, campo di studio della teoria e della tecnica della misura in psicologia,il principale contributo è senz’altro quello di J.P. Guilford, che,basandosi su un lavoro di quasi vent’anni alla University of Southern California, negli anni ’50 ha introdotto la distinzione tra pensiero convergente e pensiero divergente. Il pensiero convergente è quello che si manifesta nei problemi che ammettono un’unica soluzione corretta, come le domande nozionistiche o i calcoli matematici. Si chiama così perché in esso i ragionamento convergono verso l’unica soluzione ammessa e ogni deviazione è sbagliata e fa perdere tempo. Il pensiero divergente, invece, può esprimersi tipicamente quando la soluzione è aperta, perché sono possibili varie risposte rilevanti, come capita in molte questioni tecnico-scientifiche e della vita pratica. Diversamente da quello convergente, nel pensiero divergente si cambia spesso direzione e ci si può incamminare per piste diverse, che portano a mete diverse.