Tesina su Mendel e le sue leggi

Mendel e le sue leggi dell'ereditarietà e la genetica moderna: tesina (4 pagine formato doc)

Appunto di sidela87

TESINA SU MENDEL E LE SUE LEGGI

Mendel e le leggi dell’ereditarietà.
Il primo studioso che osservò le caratteristiche umane e la modalità di trasmissione fu Ippocrate (460-377 a.C.).

Il primo a studiare in maniera scientifica le leggi dell’ereditarietà fu Mendel (1822-1884), utilizzando delle piante di pisello.
Mendel studiò l’ereditarietà in modo scientifico e cioè:
1.    Coltivò un gran numero di piante e lo studiò con rigore scientifico.
2.    Utilizzò il metodo statistico per analizzare i dati.
3.    Utilizzò le piante di pisello perché normalmente si autoimpolinano, ma sono facilmente impollinabili (impollinazione artificiale).
4.    Le piante di pisello si distinguono fra loro per sette caratteristiche. Sette caratteristiche che si manifestano in due modi diversi.
Le piante di pisello sono comode appunto per queste sette caratteristiche.
Mendel ha fatto numerosi incroci con numerose piante (800-900 piante).

MENDEL E LA GENETICA

COSA HA FATTO?                                  
Lui ha preso due piante e le ha autoimpollinate per numerose e numerose generazioni. Ha ottenuto quindi piante di linea pura che presentavano sempre le stesse caratteristiche. Incrociando due piante di linea pura, per esempio una con il colore dei petali rosso, quindi il carattere dominante. Le caratteristiche della pianta di pisello si esprimono in due modalità ed una è quella dominante.

Leggi di Gregor Mendel: riassunto

LEGGI DI MENDEL SCHEMA

Iº legge di Mendel: dall’incrocio di due individui appartenenti a linee pure, che differiscono per un solo carattere, si ottengono solo individui in cui compare solo il carattere dominante.
Ha incrociato due piante della generazione F1 (I° generazione figliare) ed ha ottenuto F2 (seconda generazione figliare) che è composta circa per ¼ da piante a petali bianchi e per ¾piante a petali rossi.
II° legge di Mendel (o legge della segregazione): ogni carattere ereditario è determinato da una coppia di fattori che si separano durante la formazione delle cellule sessuali, andando a finire in ciascuna di esse.
III° legge: in un incrocio in cui si considerano due o più caratteri si osserva che i fattori che li delimitano vengono ereditati indipendentemente uno dall’altro. (Quindi considerando un singolo carattere il rapporto in F2 è sempre 3:1)
LA GENETICA MODERNA.
Nel 1902 Sutton osservò al microscopio delle cellule in divisione, vide che i cromosomi si comportavano esattamente come i fattori mendelliani, quindi capì che nei fattori cromosomi ci sono i fattori mendelliani, cioè i geni. (CROMOSOMI= quando la cellula comincia a dividersi il DNA in essa contenuto si spiralizza e prende la forma di tante X. Queste X sono i cromosomi) Il gene è una porzione di DNA che contiene un’informazione genetica. La forma in cui si può trovare un gene è chiamata allele. L’allele si presenta in due forme: l’eterozigote che possiede due alleli diverse l’omozigote che possiede due alleli uguali.